I COMITATI ALLE ASSOCIAZIONI: SCIACALLI CHE VOGLIONO TRATTARE CON LA SNAM
Fa discutere la richiesta di alcune associazioni di discutere con la Snam per stabilire un ristoro sulla realizzazione della centrale a Case Pente. I Comitati cittadini per l’ambiente ed il coordinamento No Hub del Gas le associazioni in questione (Ascom Fidi, Albergatori Sulmona, Dottori Commercialisti Centro Abruzzo, Cia, Cna, Confagricoltura, Confesercenti e Dmc Terre dāAmore in Abruzzo) sono come gli sciacalli.
Ecco la nota degli ambientalisti:
“Gli sciacalli, come ĆØ noto, non combattono per procurarsi il cibo: aspettano che qualcuno lo faccia per loro per poi approfittarne e mangiare a ufo. Ci saremmo aspettati che chi dice di volere il bene di Sulmona assumesse una qualche iniziativa di contrasto nei confronti di chi ha deciso di invadere e violentare il nostro territorio esclusivamente per i propri profitti. Invece, cosa accade? Non solo si resta alla finestra per 15 anni, senza essere mai parte attiva in una battaglia che āaltriā hanno intrapreso pur riguardando tutti, ma ci si prostra ai piedi del violentatore mendicando qualche briciola in cambio della violenza che ci si appresta a subire. Ci saremmo anche aspettati una presa di distanza da colui che ha aperto le porte della Regione al violentatore e invece ci si affretta a sedersi al tavolo di costui per spartirsi i trenta denari del tradimento. Certamente il metanodotto e la centrale della Snam sono una opportunitĆ per Sulmona: una decina di posti di lavoro alla centrale non si buttano via. Una opportunitĆ ĆØ anche la turbogas della Metaenergia nel nucleo industriale. Peccato aver perso lāopportunitĆ del cementificio e della mega cava di Toto e anche quella dellāinceneritore per rifiuti ospedalieri della Coccinella. Ma non bisogna disperare, in fondo la nostra cittĆ ĆØ sulla buona strada per diventare la capitale regionale dei rifiuti. E poi, chissĆ , dopo aver steso il tappeto rosso alla Snam, le industrie impattanti che abbiamo perso per strada saranno invogliate a tornare. Con questa mentalitĆ da sudditi, senza lungimiranza, quando sarĆ sparito il tribunale e lāospedale sarĆ ridotto ad un pronto soccorso, quando del nostro capitale naturale non sarĆ rimasto nulla perchĆ© lo abbiamo consegnato a chi lo avrĆ distrutto prendendoselo con la prepotenza e lāarroganza del potere, forse si accorgeranno che hannoĀ fatto un deserto e lo hanno chiamato sviluppo. Dei nostri figli, però, non sarĆ rimasto nessuno. ResterĆ solo qualche piccolo uomo, che, incapace di guardare al di lĆ dei propri miseri interessi di bottega, maledirĆ il cielo perchĆ© non nevica più e le piste da sci restano chiuse, o perchĆ© a causa della siccitĆ la terra non dĆ più frutti, o perchĆ© le bombe dāacqua distruggono i pochi raccolti rimasti. Due giorni fa il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) delle Nazioni Unite ha pubblicato lāultimo Rapporto di Sintesi, al quale hanno lavorato centinaia di scienziati di varie discipline. Il rapporto conferma che ĆØ lāuomo, con le sue attivitĆ , la causa principale degli sconvolgimenti climatici, e che, se vogliamo salvare il pianeta, dobbiamo abbandonare lāuso dei combustibili fossili e passare rapidamente alle energie rinnovabili. Invece, per favorire gli interessi delle multinazionali del fossile, che grazie alla guerra hanno fatto profitti da capogiro, si continua a fare ingenti investimenti in opere dannose e del tutto inutili, come il metanodotto Linea Adriatica della Snam. Il segretario generale dellāOnu, Antonio Guterres, ha dichiarato che lāumanitĆ sta correndo verso il baratro con il piede schiacciato sullāacceleratore. Ma non credetegli perchĆ© Guterres, come gli scienziati, ĆØ pagato dagli ambientalisti per dire falsitĆ ā¦.”.
Sulmona ha una cittadinanza alquanto particolare in quanto sembrano ignari o non interessati allāambiente che li circonda tanto da allineare i comuni limitrofi che dovrebbero supportarla.
Solo guardando cosa ĆØ successo e staā succedendo con il Cogesa, vi dovrebbe dare unāidea delle problematiche a livello amministrativo e della tutela dei cittadini se guardassero con attenzione ed interesse.
La centrale SNAM ĆØ solo unāaltro esempio della completa latitanza delle istituzioni che dovrebbero proteggerci.
Spesso mi chiedo come possano certe cose succedere solo nella valle Peligna senza che le autoritĆ riescano a reagire o fare.
E poi ci chiedono di votare quando niente funziona o può funzionare.