ACQUA: NEL CHIETINO E NELL’AQUILANO 662 IMPRESE ARTIGIANE CON CONSUMI ELEVATI
In occasione della giornata mondiale dell’acqua il Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila ha elaborato un approfondimento con i dati della Confederazione nazionale e dellāIstat sui suoi consumi. Sono 1.312, in Abruzzo, le imprese artigiane che operano nei comparti manifatturieri con la maggiore intensitĆ di utilizzo dell’acqua, a rischio emergenza in vista dei mesi piĆ¹ caldi; danno lavoro a 4.045 addetti. Del totale, 411 imprese sono nel Chietino (1.270 addetti), 251 nell’Aquilano (614 addetti), 356 nel Teramano (1.274 addetti) e 294 nel Pescarese (887 addetti). Una delle criticitĆ principali resta la dispersione della risorsa idrica. Se lāAbruzzo, con una dispersione in distribuzione pari al 59,8%, ĆØ al secondo posto dopo la Basilicata, Chieti ĆØ maglia nera d’Italia: nel comune si perde il 71,7% dell’acqua immessa in rete. E’ quanto emerge da un approfondimento condotto, in occasione della Giornata mondiale dellāAcqua, dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che ha elaborato dati della Confederazione nazionale e dellāIstat. Tra i settori piĆ¹ idro-esigenti Confartigianato indica quello estrattivo, seguito da tessile, petrolchimico, farmaceutico, gomma, materie plastiche, vetro, ceramica, cemento, carta e prodotti in metallo. Non volendosi soffermare solo sull’artigianato, in Abruzzo nel complesso sono 2.467 le imprese operanti nei settori con la maggiore intensitĆ di utilizzo dellāacqua, per un totale di 28.814 addetti: 819 imprese sono nel Chietino (11.236 addetti), 413 nell’Aquilano (2.122 addetti), 737 nel Teramano (8.329 addetti) e 498 nel Pescarese (5.128 addetti). Quando si parla di acqua, una delle criticitĆ principali ĆØ quella della dispersione. In tal senso, tre comuni capoluogo su quattro, in Abruzzo, registrano dati allarmanti e superano la media nazionale (36,2%): dopo Chieti, maglia nera d’Italia con il 71,7% di dispersione, ci sono Pescara (58,9%, undicesimo posto) e L’Aquila (50,7%, 25/mo posto). Si salva solo Teramo, in 72/ma posizione con il 28,6%. Le perdite superano i cento metri cubi al giorno per chilometro di rete a Chieti e a Pescara; allāAquila la dispersione va dai 25 ai 39 metri cubi al giorno per chilometro di rete. Per quanto riguarda le misure di razionamento, nel 2021 a Chieti la riduzione e sospensione dell’acqua potabile ĆØ avvenuta per 172 giorni per fascia oraria e/o per tutto il giorno a giorni alterni per un totale di 40mila persone coinvolte. Da questo punto di vista, quella di Chieti, insieme a poche altre cittĆ , ĆØ una delle situazioni piĆ¹ critiche dāItalia. Come se non bastasse, le perdite idriche sono in aumento in 14 regioni: tra quelle con gli incrementi maggiori cāĆØ proprio lāAbruzzo. Il 35,2% degli abruzzesi, tra lāaltro, non si fida a bere acqua del rubinetto: il dato ĆØ piĆ¹ alto della media nazionale, pari al 29,4%. Nella regione, inoltre, otto persone su dieci consumano almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno.
āI numeri parlano chiaroĀ – affermano il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila,Ā Camillo Saraullo, e il direttore generaleĀ Daniele GiangiulliĀ –Ā ci troviamo di fronte a reti colabrodo e, come viene annunciato da piĆ¹ parti, ci attendono ancora mesi di emergenza idrica. I dati fotografano l’inadeguatezza del sistema idrico abruzzese, che di efficiente ha ben poco, nonostante i costi alti sostenuti da utenti e imprese. I cittadini, gli artigiani e il sistema produttivo abruzzese, al contrario, meritano un sistema idrico efficiente e moderno. Significativi anche i dati sulla poca fiducia verso lāacqua del rubinetto: la qualitĆ delle nostre acque ĆØ altissima e in tal senso servirebbe una campagna per sensibilizzare i cittadini, anche ai fini della riduzione dellāuso della plastica e in unāottica di sostenibilitĆ “.