NESSUNO SI ASPETTI DICHIARAZIONI DAL “GENERALISSIMO” GEROSOLIMO

di Luigi Liberatore – Alla fine, i peccatori siamo noi. Noi che abbiamo raccolto le indiscrezioni politiche che filtrano da tutti gli ambienti, e perfino dalle cucine del ristorante nel quale si sarebbero incontrati il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, e il capo-non capo della opposizione a palazzo san Francesco, Andrea Gerosolimo. Non siamo riusciti a sapere, in verità, il menù di quel pranzo; ma io penso che sia stato servito un piatto inconsueto per la città: anguille! Una portata davvero evocativa, non tanto per la sua bontà alimentare, quanto per gli argomenti ai quali si accompagnava. Diciamo bugie? Mi sembra di no, soprattutto perché a poche ore dall’intervento di un nostro giornalista sulla vicenda, è arrivata una precisazione dalle “truppe” (non tutte) del comandante Gerosolimo, con la quale viene riaffermato il ruolo di opposizione all’amministrazione comunale guidata da Gianfranco Di Piero. Per capire la situazione diciamo che il sindaco si trova in difficoltà perché tre suoi consiglieri, Nannarone, Di Rienzo e Proietti gli hanno prospettato condizioni ineludibili per continuare a governare insieme, chiedendo in parole povere un rimpasto in Giunta. Niet, ha risposto il PD autocraticodel vice sindaco, sicchè Di Piero ha dovuto tentare pure la carta di un pranzo estemporaneo dal menù insolito: anguille (presumiamo) col capo della opposizione. Come vada a finire non lo sappiamo. Abbiamo compreso pure la esternazione veloce dei due esponenti dei civici, Santilli e Di Rocco, valutandola, come dicevano i latini, alla stregua della “excusatio non petita, accusatio manifesta”. In aprile dovrà esserci una maggioranza a Sulmona che voti il Bilancio, a pena del commissariamento, cosicchè riteniamo che siano possibili tutte le intermediazioni per salvare l’amministrazione comunale, anche con pranzi improbabili o cene delle beffe. Due cose, cari lettoritenete in considerazione: che diranno di noi bugiardi, salvo a riscontrare verità successive. E, inoltre, non aspettatevi dichiarazioni da Andrea Gerosolimo: capirete tutto a cose fatte, da un doroteo ante litteram. Perdonate, inoltre, l’abuso del “latinorum”…