MARELLI, LAVORO AL FREDDO: I SINDACATI CHIEDONO INCONTRO ALL’AZIENDA

“All’inizio dell’assemblea del turno di notte del 3 marzo scorso i lavoratori presenti hanno sottolineato alle Rsa come gli impianti di riscaldamento dell’officina erano spenti nonostante le basse temperature. Fatte le verifiche del caso e contattato i vari responsabili aziendali, che come sempre non erano al corrente di nulla, i delegati si sono prodigati per farli accendere. CiĆ² ha comportato un ritardo, facendo slittare l’inizio dell’assemblea con relativa perdita di mezz’ora per i lavoratori”. E’ quanto sottolineano le Rsa di Fim, Fiom, Uilm e Uglm che chiedono un un incontro ai vertici aziendali sul problema dei riscaldamenti spenti allo stabilimento Marelli di Sulmona. “ƈ un fatto grave”, proseguono, “che ormai si ripete regolarmente da settimane, in particolar modo sul primo turno del lunedƬ e sul terzo turno del sabato e della domenica quando il caldaista viene, inspiegabilmente, lasciato a casa in cassa integrazione”. “Si risparmia sulla salute dei lavoratori”, insorgono le organizzazioni sindacali, “non vogliamo pensare che quella di venerdƬ notte sia una provocazione, fatta casualmente a ridosso della prima assemblea unitaria che si tiene dopo vari anni? Dalle assemblee, inoltre, ĆØ emerso il malumore ed il disagio economico e non solo che l’utilizzo improprio della Cds sta causando ai lavoratori e in modo particolare a quelli a 18 e 20 turni. Come organizzazioni sindacali abbiamo unitariamente denunciato le tante e annose problematiche rispetto al modello organizzativo messo in atto dell’azienda sulle turnazioni di lavoro, sulla sicurezza, sui carichi di lavoro, sulla manutenzione e sull’efficienza dei macchinari ormai obsoleti e da rottamare. L’azienda ha ribadito con fermezza che non intende modificare le attuali turnazioni”. “La confusione organizzativa, le scelte sbagliate ai piani alti, che in poco tempo sono riuscite a sgretolare 50 anni di storia, ricadono sempre e solo sui lavoratori del Plant. Dopo anni di sacrifici, abnegazione e dedizione i lavoratori dello stabilimento di Sulmona meritano rispetto, certezza e chiarezza sul loro futuro. Le Rsa richiedono un incontro per affrontare nuovamente le problematiche ulteriormente ribadite nelle assemblee”, concludono i sindacati.