IL GIOVANE COINVOLTO NELL’UCCISIONE DI JUAN CARRITO, QUERELA GLI ANIMALISTI

Luciano Grossi, il giovane che lo scorso 23 gennaio investì e uccise l’orso Juan Carrito, mentre era alla guida della sua auto, querela il movimento animalista Stop Animals Crimes. Nelle scorse settimane, il movimento animalista aveva depositato un esposto in Procura per uccisione di animali in cui accusava il giovane di guida pericolosa e di non aver rispettato il limite di velocità stabilito sulla statale 17. Ora il giovane ha deciso di andare al contrattacco dopo che i carabinieri lo hanno completamente scagionato, nella relazione sull’incidente depositata nei giorni scorsi in procura. Nella relazione i carabinieri, spiegano che subito dopo l’incidente il giovane aveva immediatamente contattato il numero di emergenza 112, chiedendo assistenza per l’animale. Nel tratto di strada dove è avvenuto l’impatto non vi è illuminazione pubblica, l’asfalto si presentava bagnato e Grossi “andava piano con l’auto a causa della scarsa visibilità dovuta ad una lieve nebbia” come rilevato dai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro. “Luciano Grossi”, afferma il suo legale, l’avvocato Gaetana Di Ianni, “è profondamente indignato perchè la legge presta attenzione a specificare che è punita penalmente esclusivamente la morte di un animale provocata per crudeltà e senza necessità. Mentre l’esposto del movimento animalista cerca di attribuire al Grossi la responsabilità di tale reato senza che a quest’ultimo potesse essere addebitata alcuna responsabilità in tal senso”. Da qui la querela per diffamazione sporta nei confronti di Stop Animals Crimes che si aggiunge alle decine già finite sul tavolo della procura contro i leoni da tastiera e i loro pesanti insulti sul web contro il giovane.