GLI ANIMALISTI ALLA “SBARRA” ULTIMO BEL REGALO DELL’ORSO

di Luigi Liberatore – Non so se sia coerente citare la nemesi storica, tuttavia mi sa che se non è nemesi è qualcosa vicino alla vendetta postuma, almeno secondo il mio ragionamento. Alla fine del discorso vedremo. Ho saputo, e letto, stamattina che quel ragazzo che poco tempo fa ha investito un orso (Juan Carrito per qualche indiano delle riserve di cui non conosca nome e cognome) sulla statale 17, alle porte di Castel di Sangro, ha querelato gli animalisti. Sapete perché? Per diffamazione, in quanto l’associazione Stop animals crimes aveva inoltrato un esposto alla procura della repubblica presso il tribunale di Sulmona, ritenendo quel giovane responsabile della morte dell’orso perché andava forte e non rispettava il limite di velocità. Anche gli indiani delle riserve del Nord Dakota sono venuti a conoscenza delle lacrime versate per quell’incidente, non tanto perché il ragazzo sia uscito incolume dall’impatto, quanto per la morte di quell’ orso di alcuni quintali, chissà perché valutato come un peluche. Intanto vi dico che sul web il giovane alla guida della sua auto è stato crocefisso e oltraggiato, ritenuto colpevole di aver ammazzato l’animale, tanto da indurre gli animalisti ad inoltrare l’esposto alla magistratura.

JUAN CARRITO DISEGNATO DA MILO MANARA

Bene. Al termine di ogni accurato accertamento, non foss’altro perché c’era di mezzo un orso morto, mica una persona qualsiasi, è stato acclarato che il conducente dell’automobile si è comportato da cittadino esemplare: non andava forte, transitava su una strada ad alto scorrimento e in condizione metereologiche precarie. Sicchè l’orso si è ficcato sotto l’automobile. Dopo essere stato vilipeso e accusato ingiustamente, quel ragazzo, uscito indenne da quell’impatto nel quale poteva davvero rimetterci la vita, ha querelato per diffamazione gli animalisti. Ha fatto bene.  Adesso non voglio ripercorrere la storia dell’orso Juan Carrito, sennò quegli indiani del Nord Dakota mi denunciano per stalking… Se gli animalisti avessero lasciato fare agli esperti del Parco nazionale, ai biologi, ai naturalisti, soprattutto al direttore del PNALM, bravo e competente ma vittima della pressione mediatica, quell’orso mentalmente disordinato sarebbe ancora libero di viaggiare tra le montagne. Il Parco doveva fregarsene di ambientalisti, verdi, animalisti e continuare con la rieducazione dell’animale nella riserva di Palena secondo loro scienza e coscienza. Libertà per Juan Carrito, gridavano tutti. Libertà per il nostro orso, imperversavano sulla rete un pochino tutti. Tanto che l’orso è stato liberato per finire sotto una automobile. Questo penso io. Ecco perché all’inizio ho citato la nemesi storica, con gli animalisti querelati come regalo postumo di Juan Carrito.

2 thoughts on “GLI ANIMALISTI ALLA “SBARRA” ULTIMO BEL REGALO DELL’ORSO

  • In democrazia è consentito davvero tutto ,anche poter pubblicare un articolo come questo. Qui c’è il denigrare la vita in un modo così indifferente,che la sensibilità delle persone che credono nell’innocenza di un cucciolo d’orso (sacra memoria dei sogni di noi bambini e che il buon Walt Disney ha riconosciuto subito come un icona da rappresentare)è offesa e coinvolta in una forte provocazione. Inutile invocare un minimo di sensibilità da parte del sedicente opinionista : alla fine ognuno è se stesso e sono felice di prendere le distanze da chi scrive che “l’orso …mentalmente disordinato…si è ficcato sotto l’automobile”.
    Forse siamo noi che con la nostra strada attraversiamo i parchi e non viceversa,ma questo si sà,è un concetto difficile da spiegare a chi non vede altro che i propri bisogni,il proprio tempo prezioso,e magari il proprio telefonino….

  • Certamente l’automobilista non l’ha fatto apposta…ma , il povero orso è uscito MASSACRATO da quell’ impatto! Io ritengo che c’erano tutti i presupposti perché Juan Carrito si fosse potuto salvare, cavandosela con traumi e ferite non mortali se il conducente, consapevole del limite di velocità e delle norme attenzionanti circa il passaggio di Animali della zona, fosse andato più accorto, con un’ andatura adeguata alla situazione di quei posti dove io mi sono trovata a passare centinaia di volte , anche in piena notte, dopo un lungo viaggio da Milano…Spero che tutto questo faccia riflettere TUTTI circa le proprie responsabilità su quelli che sono I diritti degli Animali. Attenzione a non offendere lo sventurato orso attribuendogli “un disordine mentale ” ! Il disordine mentale, io lo vedo in tutto il nostro sistema scellerato di INGIUSTIZIA ANIMALISTA !

    9
    1

I commenti sono chiusi