CRISI, VERIFICA, RIMPASTO: C’È VITA A PALAZZO SAN FRANCESCO!

di Massimo di Paolo – Diverse truppe in movimento domenica 26 febbraio a Sulmona. Giorno delle primarie del PD. I comandanti in osservazione.  I legionari in azione con i gladio sotto le mantelle. Da una parte tutta Sbic, un pizzico di 5 Stelle e gli ortodossi del PD per irrobustire il segretario Casciani in un momento di riflessione politica. Dall’altra i nuovi tesserati, gli esuli, qualche intellettuale di trincea, e un gruppo di “balconari”, ( balconari: coloro che, da posizionamenti comodi e protetti assistono, senza mai esporsi, ai percorsi delle processioni politiche).

Primarie Pd

Era chiaro il clima. Si respirava l’aria di Palazzo San Francesco. Crisi in avvicinamento. Le tare ereditate cominciano ad evidenziarsi senza più nascondimenti e false epifanie. Le biciclette, i palchetti, i palcoscenici, i cotillon, le citazioni e i discorsi di apertura, non sono più sufficienti a coprire 18 mesi di calma piatta.

Nannarone, Di Rienzo e Proietti

La triade dei consiglieri ormai nota, vuoi per ragioni personali, vuoi per ragioni politiche e speriamo anche per un pizzico di restante senso civico, hanno aperto la Santabarbara e dato fuoco alle polveri.

D’altronde di polvere se ne era accumulata parecchia sullo scarno, quasi banale, programma di mandato. Strutturato con visioni molto in voga, ma privo di aree sostanziali per la vita di una piccola comunità come Sulmona. Verbo moderno e obiettivi di grande spessore, rappresentazioni di una città raffinata, evoluta, modernissima e colta. Scuola, sanità prossimale, assistenza domiciliare, formazione, decoro urbano, politiche giovanili, squadra lavoro, gestione personale, disuguaglianze, centro storico, botteghe, isolamento, nucleo industriale, commercio: note a margine.

Eppure tutto sembrava ben messo, coerente, all’altezza della situazione. Dopo le baruffe iniziali, comuni ai momenti di assestamento di una nuova amministrazione, il quadrato magico intorno a Di Piero sembrava consolidato. Le evidenze: un Consiglio comunale con livelli di analisi e dibattito evanescente, confusione e improvvisazione sugli enti sovracomunali, maggioranza e opposizione ambivalenti nei ruoli e nelle presenze, un’azione di pianificazione e sviluppo non rintracciabile. Il rapporto con la cittadinanza, gli spazi di presentazione assembleare e di partecipazione assenti e silenzio, silenzio assoluto. Anche le grancasse della comunicazione, che avevano lavorato alla grande in campagna elettorale, facevano fatica a reperire notizie, politiche e di amministrazione attiva, importanti e significative. Meno male che c’è stata la questione Cogesa altrimenti si rischiava di continuare a scrivere sul nulla!

Sede Cogesa

“Sicuramente va fatta una verifica sull’operato dell’amministrazione”. E’ stato il grido per l’arrembaggio. E con esso vengono fuori i conti sospesi. Trasporti, sanità, lavoro, centro urbano, rilancio economico, turismo, struttura di rete per il riposizionamento della Città a guida del territorio. E poi i collegamenti con Roma e con la Regione? Si beveva acqua pura alla fontana del  Vaschione, nella sala della Comunità Montana si cucivano lodi sull’efficienza amministrativa, sui diritti, sul valore della comunità, sulla transizione ecologica. Fior fiori di presenze politiche. Sulmona non sarà più sola!! 18 mesi di silenzio. Per fortuna il Teatro con una nuova radicalizzazione nel tessuto cittadino, la Camerata Musicale ringiovanita nelle scelte e nella partecipazione. Le scritte in latino sul corso “Ovidio” a rimarcare che Sulmona è città per pochi: colti, puliti, belli e all’altezza. Un po’ simile allo striscione esposto in altra zona “bentornati nella vostra città”! Come a dire:  i giovani di fuori non ce li vogliamo. Poi silenzio. I rumors si sono sentiti per la candidatura a  capitale della cultura, come per il bimillenario e per l’affidamento dello spazio Ovidio ancora da immaginare.

Le grandi questioni: ospedale scomparso, conversione turistica scomparsa. Trasporti: fondi regionali dirottati altrove. Snam e ristori, silenzio; polo per la formazione professionale, sconosciuto; Istituto superiore per il Turismo, sconosciuto. Sistema fiscale di vantaggio, per l’apertura di attività commerciali nel centro storico, qualche  riflessione. Villa comunale e verde, in progress.

Era giusto, dopo 18 mesi, chiedere una riflessione. In ritardo, molto in ritardo, ma meglio tardi che mai. La città attende, i cittadini che inneggiavano a Piazza Maggiore, tra lo sconcerto, il silenzio e le speranze che si vanno spegnendo, gonfiano di nuovo il petto trattenendo il respiro. Questa volta non perché vincitori ma per la paura del “botto”.

E’ la tragica realtà della nostra città a cui tutti vogliamo bene. Nonostante tutto. Nonostante una difficoltà ad aprirsi a fare “campo largo”, ad integrare e condividere. Una carrellata di amministrazioni che non sono riuscite a lasciare un segno, a strutturare una svolta. Caste che si incensano, portatori di verità che falliscono, coalizioni santificate che galleggiano. Partiti che escludono. Alleanze di maniera.

Non vogliamo credere che sia una questione di posizioni apicali o di ruolo da raggiungere da parte dei singoli, che sia il bisogno di crearsi una piccola ma sicura economia con l’impegno amministrativo, o la lotta politica tra rappresentanze e gruppi di diverso schieramento.

Sembra più una rappresentazione da commedia dell’arte, dove i poveri si prendono a randellate per attingere alle poche risorse. E come nella Commedia dell’arte, ogni attore è portatore di una maschera.  

                                                                        

2 thoughts on “CRISI, VERIFICA, RIMPASTO: C’È VITA A PALAZZO SAN FRANCESCO!

  • E ancor peggio, ci sono commenti persi nell’oblio della moderazione infinita… che è il peggio del peggio !

  • Un’altra bella poesia ma pochi indizi su come fare qualche cosa di positivo!!!
    Tante critiche, tante domande e buoni propositi ma non si riesce a rendere le amministrazioni responsabili o imputabili per le continue crisi e scempi !!!!
    Comunque non dimentichiamo pandemia, crisi economica e di energia e continui sabotaggi di passati amministratori e politici.

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