LINEA ADRIATICA, COMITATI: IL GOVERNO GETTA LA MASCHERA
Con una intera pagina di apertura Il Messaggero ha svelato il piano del governo: il metanodotto Linea Adriatica e la centrale di compressione di Sulmona non servono per assicurare piĆ¹ gas allāItalia, ma per rivenderlo in Europa, cioĆØ per aumentare i profitti dellāENI e della SNAM. Noi lo diciamo da anni, ma il governo ha sempre negato mentendo sapendo di mentire. Ora finalmente ha gettato la mascheraĀ ammettendo le reali motivazioni dellāopera. Dunque, lāAbruzzo e le altre Regioni dellāAppennino dovranno essere sacrificate per far guadagnare le multinazionali del settore fossile, mentre i costi ā economici, ambientali, climatici, sanitari e di sicurezza ā ricadranno tutti sui cittadini. SƬ, perchĆ©, anche se il governo pensa di inserire il progetto Linea Adriatica nel PnrrĀ (tradendo la sua finalitĆ , che ĆØ quella di riprendere un percorso di crescita economica sostenibile post pandemico, nella digitalizzazione, innovazione, ricerca, transizione ecologicaā¦), saranno sempre i cittadini italiani a pagarlo. Si tratta, infatti, di denaro a debito che quindi dovrĆ essere restituito allāEuropa;Ā pertanto ĆØĀ ai nostri figli e alle future generazioni che verrĆ presentato il conto per unāopera devastante e del tutto inutile: questo ĆØ il progetto di futuro che viene riservato ai nostri giovani! Per accelerare i lavori (non piĆ¹ entro il 2027 ma entro il 2026) il governo pensa ad un commissario straordinario, come ha fatto per i rigassificatori di Piombino e di Ravenna. In questi due casi sono stati nominati come commissari i presidenti di Regione. SarĆ dunque Marsilio il commissario per la Linea Adriatica?Ā Se dovesse essere lui avrebbe tutte le carte in regola, visto che ha giĆ pugnalato alle spalle lāAbruzzo, dando il via libera al metanodotto Sulmona ā Foligno. Tutto deciso, dunque? La linea Adriatica si farĆ con certezza e lāItalia diventerĆ un hub del gas per lāEuropa? Non ĆØ proprio cosƬ perchĆ© ci sono ancora vari problemi da risolvere. Non cāĆØ ancora il via libera definitivo per la centrale, perchĆ© occorre attendere i risultati dei sondaggi archeologici; per il metanodotto Sulmona-Foligno devono ancora essere fatti gli studi sulla sismicitĆ del tracciato; deve essere ancora completato lāiter autorizzativo per il metanodotto Foligno ā Sestino e non cāĆØ ancora lāassenso dellāEuropa anche perchĆ© manca un tassello molto importante: la realizzazione del senso inverso (reverse flow) del gasdotto Tag che dalla Russia arriva a Tarvisio. Ma oltre a questi problemi insoluti, ci sono due domande alle quali il governo deve dare risposte: a chi venderĆ il gas lāItalia? dove sono i contratti di vendita a lungo termine, visto che i Paesi del nord Europa hanno in gran parte giĆ provveduto a sostituire il gas russo e sono piĆ¹ avanti dellāItalia nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili? Eā dallāinizio del conflitto in Ucraina che gli Stati europei hanno cominciato a porre in essere politiche efficaci per risolvere i loro problemi energetici e non stanno certo ad aspettare cosa farĆ il governo italiano. E soprattutto: come pensa il governo di realizzare lāhub del gas con le attuali infrastrutture metanifere? Ā Secondo il governo dovrebbero arrivare da sud altri 9 miliardi di metri cubi di gas dallāAlgeria, altri 10 con il raddoppio del Tap dallāAzerbaijan e altri 20 dai rigassificatori, ancora sulla carta, di Gioia Tauro e di Porto Empedocle. In tutto fanno 39 miliardi di metri cubi. Come farebbe tutto questo gas ad arrivare a nord e quindi ad essere esportato, (se la Linea Adriatica, per ammissione di Snam e governo, ha una capacitĆ di 10 miliardi di metri cubi? Pensa forse di realizzare altre āRete Adriaticaā ? quante? e dove?) senza spendere altri miliardi di euro per metanodotti aggiuntivi lungo la penisola? Noi continuiamo a ritenere che il cosiddetto hub del gas sia un progetto strampalato, senza alcun aggancio con la realtĆ , fuori da ogni logica e messo in piedi solo per favorire gli interessi delle grandi imprese del settore fossile, delle quali il governo ĆØ succube. PerciĆ² continueremo a lottare con tutti i mezzi democratici per impedire che questo disegno sciagurato e letale ā per la nostra economia, per lāambiente e per il clima ā venga portato a termine. Dalle ore 11 di MERCOLEDI 1Ā° MARZO (giorno in cui la Snam ha annunciato lāinizio dei lavori della centrale) ci sarĆ un PRESIDIO ambientalista a CASE PENTE, e nellāoccasione terremo anche una conferenza stampa sul posto. SABATO 11 MARZO andremo alla manifestazione nazionale che si terrĆ a Piombino a favore delle fonti rinnovabili eĀ contro tutti i progetti legati alle fonti fossili. I cittadini che intendono partecipare possono telefonare ai seguenti numeri: 347 8859019 (Mario) ā 338 1195358 (Renato).
https://www.ilmessaggero.it/italia/gasdotto_linea_adriatica_piano_come_funziona_quando_sara_pronto-7253395.html
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