CI HANNO CHIUSO L’OSPEDALE: SINDACO, TE NE SEI ACCORTO?
di Luigi Liberatore – Non ho ragioni personali per mettere sulla croce solo il sindaco di Castel di Sangro, che è anche presidente della Provincia, ma mille e più ragioni di poterlo esporre perché l’ospedale ha sede nel Comune che lui amministra da oltre quarant’anni, e soprattutto perché è il capofila di decine di colleghi abruzzesi e molisani che guidano popolazioni le quali da domani si troveranno prive di immediata assistenza sanitaria ospedaliera, soprattutto di notte.Tuttavia, vorrei iniziare col finale che avrei utilizzato nell’affrontare l’argomento: sogno le barricate. Forse ci tornerò più in là, andiamo però al problema.

Martedì scorso, il direttore generale della nostra Asl, Ferdinando Romano, ha firmato una circolare, che poi è un ordine di servizio, per cui con decorrenza dal primo marzo “il medico anestesista sia presente in ospedale solo dalle 8 alle 20”. Sapete quale sia poi la ragione di fondo? Che di notte, nel bacino dell’Altosangro l’emergenza-urgenza risulta irrisoria, per cui si può fare a meno della presenza dell anestesista in ospedale. Secondo questo sillogismo, potremmo mandare in pensione decine di generali perché ai nostri confini non si registrano movimenti di truppe nemiche. Cercherò di spiegare ai nostri lettori, con la lingua che conosco, l’aramaico antico col quale è stata scritta la circolare e gli effetti: all’ospedale di Castel di Sangro si potrà operare un paio di giorni al mese; gli interventi potranno essere sospesi se si dovessero registrare criticità in pronto soccorso o in radiologia in caso di “eventuali reazioni avverse al mezzo di contrasto”. Sempre per quell’unico anestesista presente. Questo di giorno, però. Di notte è meglio scappare altrove, sennò all’ospedale di Castel di Sangro ci tiri le cuoia prima ancora che l’abbia deciso il Padreterno. Tutto ciò nel condensato di un burocrate che non conosce la logistica, che non conosce il territorio e la dislocazione degli assistiti, ma che risponde solo alle richieste di inesplicabili algoritmi che fanno lievitare il suo stipendio. Non me la prendo con lui, espressione di una politica sanitaria acefala. Io vorrei che il sindaco di Castel di Sangro provasse a salvare il “suo” ospedale, e quei chirurghi di ortopedia, sebbene umiliati, i quali tengono ancora in piedi il nosocomio con uno spirito di servizio che va oltre ogni immaginabile visione romantica legata alla professione. E con loro il personale e le magnifiche strutture esistenti. Poi mi chiedo, ma i sindaci del territorio le cui popolazioni gravitano sull’ospedale di Castel di Sangro, sono a conoscenza della circolare ASL 41073, del 21.2.2023, o sono ancora alle prese con le loro organizzazioni carnascialesche? Finisco come ho iniziato: per le ragioni che vi ho detto, sono per il ritorno alle barricate che per la partecipazione alle feste di piazza. Ma è un sogno…
Le barricate sono l’unica risposta che questi amministratori ignoranti potrebbero forse comprendere.
Come con il Cogesa sia il presidente della regione e quello della provincia sono al limite della delinquenza e così inutili.
Dopo la sentenza per Rigopiano cosa possiamo aspettarci????
Hanno solo condannato gente che non ha pulito la strada dalla neve e non quelli che hanno firmato e certificato permessi per una pazza costruzione!!!!!
Mi sa’ tanto che le barricate non saranno sufficienti finché non cambiano la giustizia diseguale per tanti.
Anche io sono per il ritorno alle barricate. Da 30 anni le invoco cioè da quando ha cominciato a morire la sanità publica ( lei era nato ? ) con il tacito accordo di tutti e un uso abbondante di oppio culturale. Oggi lei mi fa sorridere e nulla mi fa più piangere, non voto . Non vedo la tv , parlo con la mia cagnetta è mi accorgo anche dai miei pensieri che nulla cambia solo la mia età avanza. Lei fa finta di arrabbiarsi i sindaci fanno finta di non sapere i cittadini fanno finta di aspettare i lavoratori fanno finta di essere eroi e tutto va bene madama la marchesa. Un consiglio dormite più a lungo possibile sarebbe inutile svegliarsi presto , ve lo dice una vecchia lavoratrice mai inserita nel sistema è piena di rughe per il troppo sonno perso . Vi salutò popolo di dormienti .