INCIDENTE ATELETA, AUTOMOBILISTA CONDANNATO PER OMICIDIO STRADALE

Provocò uno schianto mortale per poi fuggire. Per un imprenditore agricolo di Ateleta di 53 anni, C.D., è arrivata la condanna per omicidio stradale a 10 anni e 8 mesi, comminata dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli. I fatti risalgono alla notte tra il 9 ed il 10 agosto 2021 quando si verificò un grave incidente stradale ad Ateleta presso il km 27,1 della SS 652, che aveva visto coinvolti un’autovettura condotta dall’imprenditore agricolo ed un motociclo su cui viaggiavano una coppia di turisti. L’autovettura, sopraggiunta a forte velocità, ha travolto da dietro gli ignari motociclisti, che percorrevano regolarmente la propria corsia di marcia, trascinandoli sull’asfalto per centinaia di metri. Il conducente dell’autovettura, abbandonava il veicolo sul ciglio della strada, omettendo di prestare soccorso, e si dileguava nelle campagne circostanti. Sul posto intervennero immediatamente quattro pattuglie dei carabinieri di Castel di Sangro e due pattuglie della compagnia di Agnone, unitamente ai vigili del fuoco ed al personale del 118. A seguito dell’impatto il conducente del motoveicolo riportò lesioni giudicate guaribili in 30 giorni, mentre la passeggera 26nne, Floriana Carannante di Napoli, in conseguenza delle gravi lesioni riportate, morì nel pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro dove era stata trasportata per le cure del caso. I carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, dopo aver effettuato i rilievi dell’incidente ed assicurato le fonti di prova, organizzarono una caccia all’uomo nelle campagne circostanti e nei vicini centri abitati, protrattasi per tutta la notte. L’imprenditore venne ritrovato all’interno della propria abitazione dove si era nascosto in preda al panico e stremato dalla notte passata in fuga. Gli investigatori dell’Arma, sulla base degli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini, corroborati dai risultati delle analisi sui fluidi biologici che evidenziavano positività ai cannabinoidi, sottoposero l’uomo a fermo di polizia giudiziaria per i reati di omicidio stradale aggravato poiché commesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, omissione di soccorso e lesioni personali stradali. Tutte aggravanti contestate nel corso del giudizio abbreviato celebrato questa mattina davanti al giudice. È passata la linea del Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefano Iafolla, titolare dell’inchiesta. L’imprenditore è stato condannato alla pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione, al risarcimento da liquidare in separata sede oltre ad una provvisionale di 50mila euro per i tre eredi della giovane deceduta e di 10mila euro per il conducente del motoveicolo rimasto ferito.