COGESA, PADRE PERDONA LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO

di Luigi Liberatore – So di non peccare, tirando in ballo le parole di nostro Signore nell’ora peggiore della sua esistenza, associandole ai fatti, anzi ai misfatti, commessi ieri sera nella sede di Cogesa. Sono ateo, sicché non posso essere accusato di nominare invano il nome di Nostro Signore. Come so che non può perdonare, perché quei sindaci, soci dell’azienda, non meritano nessuna cristiana indulgenza: sanno quello che fanno. E come! Ieri sera, al controllo analogo erano iscritti pochi argomenti all’ordine del giorno, coi primi due occupati dalle relazioni di Gerardini, e a seguire la revoca della nomina di Gerardini, avvenuta in quella tormentata seduta di fine anno. Sapete cosa hanno combinato i sindaci di destra, ovviamente in maggioranza?  Hanno chiesto e ottenuto l’inversione dell’ordine del giorno per impedire a Gerardini di parlare, cosicché hanno deliberato la sua decadenza consentendogli di relazionare, ma dopo e alla stregua di un generale senza greche. Gerardini ha comunque tenuto la sua relazione strappando applausi perfino da quei sindaci corsari, evocando in molti di loro una specie di sindrome di Stoccolma. Non è finita, però.  Gerardini resta ancora in sella perché la decisione finale spetta all’assemblea e soprattutto perché la magistratura speciale deve pronunciarsi sulla legittimità della sua nomina avvenuta a fine anno. Non è difficile capire cosa voglia la destra per Cogesa: ristabilire lo status quo ante, riassegnare i poteri al vecchio CD, e magari rispolverare quel documento di ottobre scorso nel quale erano indicate le risorse economiche da impegnare per il risanamento  aziendale da sovraindebitamento: quasi due milioni di euro. Circa ottocentomila euro sapete a cosa servissero? A dare consulenze. Capito? Una ultima annotazione: ieri sera mancava al controllo analogo il rappresentante della ASM, l’aquila per intenderci. Ha delegato il sindaco di Rocca Casale. Manco a metterci la faccia, eppure rappresenta il “congiurato” che porta più zozzura di tanti comuni messi insieme e che da sola ammorba Noce Mattei. Infine, se potessi dire qualcosa a Gesù gli direi di chiedere al Padre di non perdonare, perché quei sindaci sanno quello che fanno.

One thought on “COGESA, PADRE PERDONA LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO

  • Ho già spiegato più di una volta che il destino del Cogesa è già segnato e che finiranno in bancarotta e la discarica dovrà essere chiusa e risanata. Spero solo che i vecchi amministratori e politici latitanti non riescano ad accalappiare il Cogesa e cederla ai loro amici mafiosi con risultati catastrofici per tutti.
    Quei sindaci ribelli e semianalfabeti decisamente non sanno quello che fanno e il più intelligente è il sindaco di L’Aquila che non ha niente da perdere e può permettersi di continuare ad avvelenare la valle Peligna senza neanche pagare i debiti.
    Tutti i debitori non possono pagare i debiti perciò decidono di ascoltare i cretini che possono solo promettere calamità e vomiti in quanto impreparati e ignoranti in materia.
    Non è certo una sindrome di Stoccolma ma qualche cosa di molto più sinistro e pericoloso. Di certo saranno ricordati per la loro ignoranza e stupidità in un momento così cruciale per i cittadini e l’ambiente.

    Risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *