IL FILM SULLA VIOLENZA SULLE DONNE DI FORSANO, FINISCE IN TRIBUNALE

Voleva appropriarsi del film sulla violenza sulle donne ideato e messo su dal produttore e regista sulmonese Ezio Forsano, tanto da ricattarlo con messaggi minatori ed sms sul telefonino. Dopo aver accolto la denuncia del regista, la procura del tribunale di Sulmona disposto per una donna originaria di Napoli, il rinvio a giudizio davanti al giudice di pace con la prima udienza che si terrà il prossimo 9 marzo. Il film ultimato da tempo e già proiettato in varie città, proprio in relazione alla presa di posizione dell’imputata, durante la preparazione ha dovuto cambiare nome da “La Soglia del Silenzio” a “Il Muro del silenzio”, tanto da spingere Forsano a rivolgersi alla giustizia.

Almeno in quattro circostanze, sempre secondo l’accusa, la donna napoletana che era stata contattata dallo stesso regista per dare il suo contributo, avrebbe minacciato l’autore del  docufilm rivendicandone la paternità.

A quel punto sono iniziati i problemi.

Per la continuazione di messaggi e minacce, che avvenivano secondo Forsano con cadenza pressoché sistematica, Forsano fu costretto a modificare il titolo originale del film. Quanto è bastato alla procura

della Repubblica di Sulmona a citare in giudizio la donna napoletana.