E SE IL SINDACO DI SULMONA MINACCIASSE LE DIMISSIONI?

di Luigi Liberatore – Non so chi lo abbia scritto. Presumo sia stato il solito, sfaccendato, filosofo per il quale tra l’ignoranza e la conoscenza vi fosse uno stadio intermedio che lui definiva “opinione”.  Bene, noi ci collochiamo proprio in quella via di mezzo che ci porta a dire che la maggioranza che sostiene il sindaco Gianfranco Di Piero mostra alcune crepe “sinistre” che potrebbero portare il primo cittadino di Sulmona alle dimissioni. Su due versanti si adagiano le nostre riflessioni, anzi su tre, perché c’è poi da analizzare anche il comportamento della minoranza. L’altro ieri, pare ci sia stato un summit della maggioranza, un rituale nel quale si mettono a fuoco le questioni all’ordine del giorno e le strategie da adottare nelle votazioni. Bene, il consigliere Maurizio Proietti è andato via sbattendo la porta, facendo capire che vuole mani libere in consiglio comunale. Brutto esordio per il sindaco, giacché Maurizio Proietti non è il solito yes-man, ma una delle intelligenze che sostengono l’amministrazione comunale. Altro declivio pericoloso. Si parlerà di Cogesa in consiglio comunale, e non mi sembra che l’anarchica Teresa Nannarone o la più riservata Caterina Di Rienzo siano in sintonia con le direttive espresse, almeno finora, dal sindaco Di Piero. Un dissenso che è stato ribadito anche in maniera più risoluta nella Capigruppo di questa sera. La frana comincia sempre con la caduta a valle del cosiddetto pietrisco. Poi c’è anche il versante della opposizione, andata all’attacco del sindaco e dei suoi alleati con un comunicato che non recava la firma del dottor sottile, al secolo Vittorio Masci, la cui assenza ha in gran parte delegittimato quella iniziativa, facendola declinare a mera certificazione di esistenza in vita. Poi c’è la questione “Gerosolimo”. Si dice che stia inoltrando la lettera di dimissioni da consigliere comunale, in vista ovviamente delle elezioni regionali. Vi pare poco tutta questa roba per un sindaco come Gianfranco Di Piero, magari capace di argute riflessioni e mediatore di natura, niente affatto signore delle spade?