IL SER.D E LE DIPENDENZE INCONTRANO LA CITTÀ

Parlare e riflettere sulle dipendenze, non solo da alcol e droghe ma anche ai comportamenti delle persone e alla loro personalità che in molti casi assume le caratteristiche della dipendenza da sostanze psicotrope. Tanti consensi e molte presenze all’open day che si è svolto ieri, sabato 28 gennaio negli ambulatori del Ser.D di Sulmona “Area distrettuale Peligno-Sangrina” con il duplice obiettivo di farsi conoscere alla popolazione del territorio e tentare di abbattere il pregiudizio, il tutto racchiuso nel titolo dell’iniziativa, “Sapere crea in-dipendenza”. Presente tutto il personale che ha accolto e illustrato ai partecipanti tutti i servizi e gli obiettivi del Ser.D di Sulmona.

“Questa iniziativa si origina da alcune riflessioni che noi professionisti del settore abbiamo fatto analizzando i dati degli ultimi anni”, afferma la psicologa Annalisa Vagnozzi, funzionaria della Asl del servizio Ser.D per l’area peligno-sangrina. “La tossicodipendenza è cambiata, sono aumentati i tipi e le forme di dipendenza, non più correlate all’uso di sostanze stupefacenti e alcol, ma legate a comportamenti che determinano un funzionamento della personalità del tutto simile alla dipendenza da sostanze”, prosegue, “inoltre sono cambiati i nostri pazienti, sono aumentati gli ambiti in cui è importante il lavoro di cura e di prevenzione”.

Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche i numeri: dal marzo dello scorso anno, il Ser.D ha conosciuto 81 nuovi pazienti mentre è stato frequentato da un totale di  400 tra utenti e familiari. Le prestazioni complessive del servizio sono state 17.868, tra cui 109 colloqui informativi, 1520 visite mediche, 779 sedute di psicoterapia individuale, 239 colloqui di consulenza ai familiari e 212 interventi di prevenzione nelle scuole del territorio. “Si tratta in prevalenza di maschi, con età tra 19 e 70 anni”, hanno spiegato dal Ser.D, “di fascia socioeconomica bassa o media, per lo più in possesso di diploma mentre sono pochi i laureati”. Le sostanze più consumate sono l’alcol e cocaina, quasi sempre assunte insieme. L’eroina viene assunta soprattutto per inalazione (fumata) mentre è diminuito l’uso della siringa e questo ha permesso anche una sensibile decrescita delle overdose che sono quasi sparite, almeno nell’area peligna. “È stata un’occasione per uscire dal cono d’ombra dentro il quale troppe volte sono stati collocati il personale del Ser.D e i nostri pazienti”, conclude Vagnozzi, “per facilitare la presa d’atto dell’esistenza e dell’attività clinica del servizio sanitario nazionale dedicato, gratuito, accessibile e disponibile alla prevenzione e alla cura delle problematiche di dipendenza”

Tra le persone che hanno risposto all’invito, anche  il sindaco Gianfranco Di Piero, il quale ha espresso viva gratitudine agli operatori Ser.D. “per l’impegno e l’abnegazione che quotidianamente profondono nel loro lavoro, che si svolge in un contesto peculiare e viene condotto con intelligenza e passione nonostante le criticità esistenti, essenzialmente legate alla carenza di personale”.