MECOMONACO, UN GOL PER PAPA’ ANTONIO ALL’ESORDIO SULLA PANCHINA DELL’OVIDIANA
Il papà in panchina ed il figlio in campo, nella stessa squadra. Come tra Cesare e Paolo Maldini, Johann e Jordi Cruyff ed altri esempi del genere nel calcio, anche a Sulmona si registra un caso simile con Pierluigi Mecomonaco, centrocampista dell’Ovidiana, che all’esordio del padre Antonio sulla panchina dei biancorossi ha regalato la gioia del gol del pareggio nel match di domenica scorsa ad Ortona, come viene approfondito in un articolo del quotidiano Il Centro a firma di Domenico Verlingieri. “Segnare è sempre una grandissima emozione. Sono molto contento per aver aiutato la squadra a conquistare un punto importante su un campo difficile anche perché venivamo da un trend non molto positivo. Mio padre in panchina? Fa un effetto strano, ma è innegabile che sono contento anche per lui perché è un ottimo genitore ed un bravo allenatore”, afferma Pierluigi Mecomonaco che era destinato a fare gol dopo che nei primi minuti gli era stata annullata una rete per fuorigioco.
“Dedico il gol alla mia famiglia ed in particolare a mio padre che adesso ricopre questo ruolo in una piazza importante come Sulmona”, prosegue Pierluigi che approfondisce la questione del padre allenatore: “è una situazione nuova e molto strana perché i consigli che prima avevo da lui fuori dal campo, adesso li vivo quotidianamente insieme a tutta la squadra, ma tra noi ci sarà un rapporto di grandissima trasparenza e sarò considerato come tutti i calciatori della rosa”. A Pierluigi Mecomonaco non è venuto in mente domenica mattina di chiedere: “Oggi gioco, papà?”. “Assolutamente no”, risponde, “per mio padre il rispetto e la meritocrazia sono valori importanti nella vita, quindi non mi permetterei mai di entrare nelle sue faccende tecniche. Mi impegnerò sempre al massimo sia quando riterrà opportuno farmi giocare che quando dovrò restare fuori, così come è stato in precedenza con Bernardi e altri allenatori”. A casa dopo la partita Pierluigi si è relazionato più con il padre o con l’allenatore? “Inizialmente abbiamo avuto un rapporto allenatore-giocatore analizzando la gara a 360 gradi, mentre poi non nascondo che come padre ha manifestato tutta la sua emozione per il gol del figlio”.
“Sono contento per Pierluigi perché nella prima parte del campionato ha avuto un piccolo problema al piede non riuscendo a dare quello che, secondo me, è in grado di esprimere. Adesso deve fare molto di più come tutti gli altri perché dalla squadra mi aspetto molto”, dichiara il papà Antonio che sta vivendo insieme al figlio quest’esperienza unica condividendo non solo la passione per il calcio, ma anche la stessa maglia. Pierluigi Mecomonaco, studente del quinto superiore al liceo scientifico Fermi, compirà 19 anni il prossimo 13 febbraio. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili dell’Olympia Cedas, è entrato a far parte nella scorsa stagione della prima squadra dell’Ovidiana Sulmona in Promozione rendendosi protagonista nella gara al Pallozzi contro la Fucense, realizzando il gol vittoria. “Ora sono soddisfatto della prima rete in Eccellenza, ma guardiamo al futuro e testa alla prossima sfida con il Nereto”, conclude Pierluigi che va avanti nel suo percorso calcistico senza avere soggezione del padre. Quando gli chiederanno: “Tu sei il figlio di Mecomonaco?”, lui non accuserà mai nessuna pressione perché sarà sempre e solo un vanto.
E ora l’Ovidiana attende il fanalino di coda Nereto
E’ iniziata con un pari per 1-1 ad Ortona l’era Mecomonaco, mentre tarda ancora ad arrivare il ritorno alla vittoria per l’Ovidiana Sulmona. Il punto conquistato domenica scorsa viene considerato prezioso dal presidente, Oreste De Deo, perché ottenuto su un campo non facile. “I nostri avversari hanno dimostrato di non meritare l’attuale classifica”, afferma, “la mia squadra è stata brava a contenere gli assalti ed a portare a casa un risultato positivo che ci dà fiducia in vista dei prossimi impegni”. Domenica prossima i biancorossi ospiteranno al Pallozzi il fanalino di coda Nereto con l’obiettivo di tornare al successo per non rischiare di scivolare verso la zona play out, distante solo di 5 punti. “Dovremo mostrare lo stesso spirito di sacrificio visto ad Ortona. Ci riusciremo perché credo in questa squadra”, conclude De Deo.