JUAN CARRITO E COGESA, DUE MORTI ANNUNCIATE
di Luigi Liberatore – E’ stato straziante vedere quel bestione di circa un quintale e mezzo morire ai margini della statale 17, mentre una telecamera e le luci delle automobili fissavano la scia del suo respiro perdersi nel buio di una notte gelida. Morto come un cane, si direbbe. Ma era un orso, e secondo me sarebbe ancora vissuto se molti di quelli che versano, adesso, lacrime sui social, non lo avessero trattato come un peluche. Quel bellissimo esemplare di orso marsicano starebbe in letargo, e seppure avesse voluto rinunciare al fisiologico sonno invernale, starebbe scorazzando sulle montagne se…: se non lo avessero tratto in inganno con le carezze e coi bignè; se non gli fosse stato dato del cibo in una ciotola come si dà ad un animale domestico; se non ne avessero fatto un fenomeno da circo politici e albergatori. Soprattutto se quei fanatici degli animalisti avessero lasciato fare agli esperti del Parco Nazionale, ai biologi, senza frapporsi al processo di rieducazione dell’animale col loro gioco stupido al grido di “libertà per Carrito”. Io non ne capisco granchè, tuttavia ritenevo adeguata la decisione degli esperti di metterlo in un recinto in montagna, e soprattutto di sottrarlo alla vicinanza dell’uomo. Anzi, lo avrei portato in montagne diverse, su altri versanti dell’Appennino, o addirittura sulle Alpi. Tuttavia devo riconoscere che l’ordine costituito ha ceduto le armi di fronte al fanatismo animalista. Adesso, quel lettore cui mi rivolgo, penserà cosa c’entri il Cogesa con la morte dell’orso? Mi spiego. Il consorzio intercomunale che gestisce la raccolta, lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti di questa parte del nostro Abruzzo, è in agonia per mano dei suoi componenti. Sappiamo tutto; non sapevamo che molti, tanti comuni, non pagano i rifiuti che Cogesa ritira e che solo il comune dell’Aquila deve all’azienda quasi un milione e mezzo; che tante altre amministrazioni, coi loro debiti, dicono che Cogesa vanta crediti per quasi otto milioni su una esposizione di circa sei. Dunque, Cogesa potrebbe investire quasi due milioni per il risanamento ambientale e per l’ammodernamento delle strutture: ma quei soldi che i cittadini pagano per la Tari alle casse municipali, dove finiscono poi? Mica c’entra il reato di peculato per distrazione? Vado a intuito, e mi sembra che la fine dell’orso e quella prossima del Cogesa siano espressioni di un medesimo disegno mortale annunciato da cattivi comportamenti: salvatori a parole, becchini di fatto. Le lacrime che si versano a posteriori, non lavano i peccati di prima.
Sono malvagi comportamenti non cattivi e dimostrano quanto ormai persi siano quei campioni di soci Cogesa insieme al presidente della regione Marsilio e si, mi dispiace molto per Carrito e per l’ambiente che uccidera’ anche me se le cose vanno avanti cosi !!!!
Sono tutti bravi a recriminare, disdegnarsi e predicare come le cose dovrebbero succedere ma nessuno fa niente anzi annusate l’aria appena fuori il centro di Sulmona e vi renderete conto della pazzia odierna.
https://r.search.yahoo.com/_ylt=Awr.RMKT.89jRQoN0Bzc5olQ;_ylu=Y29sbwNpcjIEcG9zAzEEdnRpZAMEc2VjA3Ny/RV=2/RE=1674603540/RO=10/RU=https%3a%2f%2fforestlife.it%2florso-animale-importante-per-il-nostro-ecosistema%2f/RK=2/RS=O.cSVGhx9W2o8F4FDtb8wZhg4v8-
Per i piccoli…
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