COGESA, Il PD DI PRATOLA ESPRIME SOLIDARIETÀ A GERARDINI E CHIEDE AI SINDACI UNA PROVA DI SERIETÀ

“Questo venerdì, 20 gennaio, sarà la data cruciale per decidere il futuro del Cogesa, azienda strategica e fondamentale per l’intero territorio. È stato infatti convocato il controllo analogo della partecipata su richiesta dello stesso amministratore unico Gerardini che vuole incontrare i sindaci-soci per spiegare la situazione attuale e presentare soluzioni, oltre ad aver anticipato che, se i 21 o 41 sindaci andranno avanti con i ricatti, è disposto a farsi da parte”. Anche il circolo del PD di Pratola Peligna interviene sul Cogesa e lo fa chiedendo ai sindaci un atto di responsabilità.

“A Franco Gerardini, professionista con esperienza ventennale nel settore, sono bastate due settimane per fornirci un quadro chiaro e comprensibile dello stato di profonda crisi del CO.GE.SA e per ribadire la necessità di intervenire subito per scongiurare il rischio di fallimento della società”, afferma il segretario del circolo pratolano, Mattia Tedeschi. “Gerardini è la persona giusta al momento giusto. Ha letto e studiato le carte in pochi giorni, ricostruendo la situazione societaria e, cosa più importante, ha iniziato già ad intervenire sulle molte criticità: ha alleggerito il peso delle uscite per le tante consulenze, spesso immotivate, ha avviato le procedure di rifacimento del sito con l’obiettivo di garantire piena trasparenza attraverso la pubblicazione di tutte le delibere adottate, ha ribadito da subito il prioritario diritto alla salute dei cittadini annunciando interventi tecnici migliorativi per arginare il fenomeno dei miasmi nella discarica di Noce Mattei al fine di garantire il rispetto delle attuali normative a tutela dell’ambiente, ha sollevato la questione del pessimo accordo con il comune dell’Aquila che ha una percentuale di differenziata fra le più basse d’Italia e che scarica a Sulmona rifiuti indifferenziati ad un costo addirittura più basso dei comuni soci più virtuosi”.

“Nonostante oggi la partecipata sia sull’orlo del fallimento e nonostante le evidenti capacità e soluzioni proposte da Gerardini”, prosegue Tedeschi, “alcuni dei nostri sindaci, 21 e non più 41, prevalentemente di centrodestra, continuano a portare avanti prove di forza sulla pelle dei cittadini, dei lavoratori e dell’intero centro Abruzzo puntando più a mantenere il proprio orticello senza avere soluzioni alternative per la salvaguardia della partecipata. Secondo questi primi cittadini, guidati dal presidente della Provincia, Angelo Caruso, la nomina di Gerardini presenterebbe diversi profili di illegittimità per la violazione dello Statuto, non limitandosi alla diffida ma annunciando di adire le vie legali; tuttavia non ricordiamo un così zelante impegno per impedire che si sviluppassero le criticità che hanno portato all’attuale situazione”.

Secondo il Partito Democratico di Pratola la questione del Cogesa è una questione sicuramente complessa ma, questi giochi di forza non farebbero altro che dare un pessimo esempio ai cittadini del centro Abruzzo oltre che causare un’imbarazzante situazione amministrativa, che immobilizzerebbe il Cogesa in un momento particolarmente delicato per il suo futuro. “Di questo e solo di questo dovrebbero preoccuparsi i sindaci che oggi chiedono a Franco Gerardini di dimettersi perché le sue eventuali dimissioni creerebbero solo un vuoto gestionale in un momento cruciale della partecipata”, conclude Mattia Tedeschi. “Come circolo Pd di Pratola Peligna chiediamo quindi ai “Sindaci dell’Aventino” di non paralizzare ulteriormente una situazione già grave, accettando la nomina di Gerardini a cui chiediamo di non mollare e portare avanti il suo piano di risanamento per la salvaguardia della partecipata che dovrà essere gestita in modo manageriale e non politico”.

One thought on “COGESA, Il PD DI PRATOLA ESPRIME SOLIDARIETÀ A GERARDINI E CHIEDE AI SINDACI UNA PROVA DI SERIETÀ

  • Solo il fatto che si debba discutere l’indiscutibile vi fa capire quanti cretini abbiano amministrato in passato la Cogesa.
    Visto e considerato che quei 21 sindaci non ci arrivano e insistono con motivazioni politiche discriminatorie e cancerogene, chiudiamo la discarica e spostiamola insieme al personale in un altro comune.
    Questa sarà il buonissimo risultato delle consultazioni.

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