INTRODACQUA, NO ALL’ANTENNA 5G: ESPOSTO IN PROCURA DEI RESIDENTI
No alla realizzazione di un’antenna 5G nella frazione Cantone di Introdacqua. I residenti hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona ed alla Asl contro l’installazione dell’antenna che dovrebbe sorgere in via Mandolella, a meno di 200 metri da alcune abitazioni e vicina a luoghi frequentati abitualmente come un impianto sportivo, una chiesa ed una casa di riposo. I residenti, che hanno costituito il Comitato NO 5G Introdacqua-Cantone, hanno spiegato in una conferenza stampa che “il 30 ottobre scorso veniva pubblicato sull’albo pretorio del Comune l’atto conclusivo con cui l’ente rilasciava un’autorizzazione per l’installazione di un’antenna a servizio della rete Linkem in risposta ad una istanza del 27 luglio”. Presenti alla conferenza stampa il consigliere comunale di maggioranza, Toni Silvestri, l’ex vice sindaco, Angelo Del Monaco, l’avvocato Gabriele Silvestri ed i cittadini Marilena Del Romano e Marco Carafa. E’ intervenuto anche il medico Roberto Ranalli che ha messo in risalto i rischi per la salute. “Studi sperimentali condotti su animali esposti a tali onde (da 800 mhz e 2,6 ghz) hanno evidenziato possibili danni biologici quali: alterazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, alterazioni del sistema immunitario, cataratta, effetti teratogeni, danni a carico della cromatina (DNA), alterazione dell’espressione genetica”, ha spiegato Ranalli. Secondo il Comitato, che ha già raccolto oltre cento firme, la società non vuol recedere dall’istallazione. L’impianto inoltre verrebbe anche subaffittato ad altri gestori e dunque potenziato nella trasmissione del segnale. Il Comitato chiede di far istallare l’antenna in un’altra locazione, anche perché l’80% dei residenti della zona è già raggiunto dalla fibra ottica via cavo. Il Comitato chiede al sindaco Cristian Colasante di annullare l’autorizzazione