PER SULMONA DIAMO L’ESEMPIO

Sulmona è una città a cui sono parecchio affezionato. Non tanto e non solo perché ci sono nato, ma piuttosto per il suo carattere: una città all’apparenza come molte altre ma che sotto la scorza dura nasconde un cuore dal sapore intrigante e dolce. Sempre mi riempio di gioia quando, passeggiando per le sue strade, vedo ammassarsi considerevoli schiere di turisti che inondano i nostri luoghi di interesse di chiacchiericcio e di flash di  macchine fotografiche. La nostra realtà è un mondo decisamente in via di estinzione: la vita della piccola città, così quieta e di qualità, sta svanendo per fare spazio alla più caotica vita di città che ci risucchia tutti prima o poi per le ragioni più disparate; ergo, vedere un così vivo interesse per questo piccolo angolo di paradiso da parte di occhi estranei non può che rendermi felice.

Eppure le lamentele nei confronti dei turisti sono abbastanza comuni oggi come oggi. Diverse sono le ragioni per cui le lamentele dei mie compagni sulmonesi sono spesso arrivate fra la pagine virtuali della stampa locale; ci si lamenta, a quanto pare, della “qualità” del turismo e di come questo sia legato ad una cattiva amministrazione. Ma analizziamo una cosa alla volta.

Diversi, a quanto si dice, sono stati gli episodi di comportamenti incivili nei confronti della nostra città da parte dei turisti, partendo da come si curano della spazzatura da loro prodotta o dal rispetto per le norme riguardanti la sosta e fermata dei veicoli. Tralasciando l’ovvio, ovvero che questi sono comportamenti a dir poco indecenti, vorrei soffermarmi piuttosto sulla loro natura e su cosa può essere fatto a proposito. Innanzitutto questi sono comportamenti che, per quanto scorretti, sono comuni a noi tutti e, se vogliamo proprio dire il vero, qui a Sulmona sono la norma direi: tante e tante volte passeggiando mi sono ritrovato a dover raccogliere carte appena gettate per terra a pochi centimetri di distanza da un cestino, senza contare che di persone incapaci di guidare e parcheggiare la città ne è piena; dunque se esiste una soluzione è nel dare l’esempio. Quando ci si ritrova di fronte una città dove la spazzatura si trova già al di fuori dei cestini e dei cassonetti, ci sentiamo meno colpevoli nel “contribuire allo sforzo locale”. Se invece, come dovrebbe essere, presentassimo Sulmona come una città dove, prima di chiunque altro, i suoi stessi cittadini hanno rispetto per la pulizia delle strade, molti eviterebbero, quasi automaticamente, di sporcare senza motivo.

Alcuni consigliano di effettuare una più severa selezione della nostra clientela, proponendo attività più “culturalmente stimolanti” e conseguentemente evitare di promuovere attività di bassa lega che “attirano” questi turisti screanzati. Sulmona di cultura ne è piena, ce ne vantiamo fin dal cartello di benvenuto; quello che le manca è una buona promozione e pubblicità, senza contare la cattiva organizzazione che con superficialità disciplina questo settore. Elevare, se così si può dire, la qualità delle “attrazioni” non è una soluzione a lungo termine se queste attività sono male organizzate e pubblicizzate; senza contare che, per quanto grezze possano sembrare, anche le piccole cose contribuiscono alla grande macchina del turismo: screditare e/o denigrare queste semplici attività solo perché, appunto, mancano di “elevazione” non ci trasformerà in “città sofisticata”, ma piuttosto ci farà apparire come una “città snob” dove le cose semplici vengono schernite ed evitate. Ci vuole un equilibrio: un mix fra la serata al teatro e quella passata al pub, tra la mostra d’arte moderna e il mercato della piazza maggiore; promuovere una città, significa mostrare tutti i suoi aspetti, promuoverne la diversità, l’unicità, l’originalità. Sulmona di cultura ne è già ricolma, manca solo di una buona condivisione del suo patrimonio: bisogna sapersi vendere. Dare quindi l’esempio, una buona organizzazione, diversificazione: questo renderebbe Sulmona una città ricolma di visitatori che di essa non potranno che innamorarsi.

Alessandro Lavalle

2 thoughts on “PER SULMONA DIAMO L’ESEMPIO

  • Sono d’accordo con te, Alessandro, e con tutti coloro che “si tirano su le maniche” anziché lamentarsi soltanto oppure scaricare la colpa ad altri. Siamo noi la nostra Città e siamo noi a dover dare l’esempio non solo ai turisti ma soprattutto ai nostri concittadini. Complimenti Alessandro, per questo tuo pensiero. Spero sia comune a molti altri.

    • Tanta verità che fa’ male ma istruisce.
      Città stupenda e molto vivibile, tanta cultura ma soprattutto tanto menefreghismo da parte dei cittadini ormai alienati da passate amministrazioni molto negative.
      Il futuro è il turismo e c’è da pregare che la valle Peligna venga tutelata e non rovinata come sta succedendo ( discarica Cogesa e centrale Snam ).
      Sarebbe stupendo poter celebrare Ovidio come si dovrebbe e creare un ambiente ecologicamente sano e all’avanguardia.
      Come ripetono sempre l’uomo non si ricorda mai il passato e continua a fare gli stessi errori.
      Speriamo qualcuno riesca a stimolare una transizione intelligente e moderna senza essere intralciato da politici inerti ed oziosi.

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