COMITATO MORRONE, STOP AI RIFIUTI INDIFFERENZIATI DALL’AQUILA

“Il Comune di L’Aquila ha la maglia nera nella raccolta differenziata a livello regionale; da troppo tempo sversa nella discarica di Sulmona rifiuti indifferenziati irriciclabili, saturando in breve tempo lo spazio fisico della buca che doveva durare trenta anni e che, invece, è ora già colma e dovrà essere ulteriormente ampliata”. Lo afferma in una nota il comitato Morrone nato per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, sottolineando che Sulmona deve diro no alla politica della Regione che, invece di incentivare e favorire la politica della  raccolta differenziata, preme affinché il Comune dell’Aquila possa continuare a portare a Sulmona i rifiuti indifferenziati.

cogesa spa

“Una politica che è certamente contraria all’attuale quadro normativo nazionale ed europeo sversare direttamente in discarica i rifiuti senza aver prima svolto una raccolta differenziata degli stessi, come prevede la transizione verso un’economia circolare”, sottolineano dal Comitato, “Chi ha gestito il COGESA fino ad ora non si è posto il problema di prevenire le ripercussioni negative sull’ambiente, in particolare sulle acque di superficie e su quelle di falda, del suolo e dell’aria, del patrimonio agroalimentare, culturale, paesaggistico del territorio che lo circonda, nonché, soprattutto, i rischi per la salute umana, concreti e già accertati in studi epidemiologici fatti in aree comprese in un raggio di cinque km da discariche di rifiuti in varie parti d’Italia”.

Da indagini svolte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona, nel procedimento che è stato avviato contro COGESA spa e i suoi amministratori che l’hanno gestita dal 2019 al 2021, risulta che  il processo di separazione dei rifiuti differenziati provenienti dai comuni più virtuosi, è stato del tutto inutile, visto il cattivo funzionamento dell’impianto del TMB.

“Consideriamo il recente cambio al vertice di COGESA spa, con la nomina di un Amministratore Unico, un’ occasione per dimostrare che si vuole voltare pagina, sia nella gestione finanziaria dell’Ente che nella soluzione delle gravi problematiche ambientali causate dalla cattiva gestione degli impianti da parte degli amministratori odiernamente inquisiti e, probabilmente, proseguita anche successivamente”, aggiungono i componenti del Comitato Morrone. “Ci aspettiamo una inversione di rotta della politica dei rifiuti, passando dalla precedente concezione commerciale del rifiuto – in ragione della quale si è pensato di aumentarne le quantità, a prescindere dalla qualità, in cambio di una illusoria entrata economica – ad un adeguamento alla “Economia Circolare”, ormai recepita sul piano normativo, dove “…i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare metodi o procedimenti che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente” (art. 178, D.lgs. 152/2006). Il Comitato rimane vigile su quanto accadrà e sarà pronto a segnalare alle competenti Autorità Giudiziarie eventuali futuri illeciti amministrativi – conclude la nota del Comitato –  mancati adeguamenti alle prescrizioni tecniche e ad eventuali ulteriori conseguenze insostenibili dal punto di vista ambientale, come ha fatto in passato e come continuerà a fare, provvedendo ad inviare nuovi e specifici esposti alla Magistratura, aderendo al principio comunitario che “Inquinare è reato e chi inquina deve pagare”.

One thought on “COMITATO MORRONE, STOP AI RIFIUTI INDIFFERENZIATI DALL’AQUILA

  • Uno ormai si arrende all’inadempienza delle istituzioni che dovrebbero tutelarci !!! Sono veramente vergognosi e dovrebbero essere imprigionati !!!!!

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