LA VALLE PELIGNA NON È IL GIARDINO DEL SINDACO DELL’AQUILA BIONDI

di Luigi Liberatore – Bè, più che giardino, diciamo discarica. O cestino dell’immondizia. Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, deve avere questa considerazione della Valle Peligna, sennò avrebbe posto la questione del conferimento dei rifiuti della città dell’Aquila con ben altro atteggiamento. E’ apparso prepotente, anzi, ha fatto il prepotente con il Cogesa, la società partecipata intercomunale che raccoglie le immondizie di un vastissimo territorio, comprese quelle del capoluogo di regione, che ha chiesto dieci euro in più a tonnellata per continuare a smaltire i rifiuti aquilani. Biondi ha risposto no, come fanno i mercanti prepotenti e arroganti. E ha buttato giù sette euro, con annesso ammonimento: dicendo che diversamente avrebbe provveduto a mandare altrove i rifiuti, facendo capire, altresì, che di fronte a questa ipotesi Cogesa andrebbe incontro al fallimento societario, con la fuoriuscita dal sistema di diverse unità lavorative. Al sindaco dell’Aquila, anche per questioni di estrazione politica, non abbiamo mai riconosciuto molta eleganza come capacità di dialogo su qualsiasi tematica, in questo caso, poi, scivola nella mediocrità; il delirio di onnipotenza, un destino comune ai sindaci rieletti, lo ha indotto a maltrattare gli altri con un pugno di euro. Cogesa ha i problemi che conosciamo: è indebitata e soprattutto è in crisi gestionale per fatti strutturali e per questioni di governance; ci sono ragioni, tuttavia, per poter guardare con un certo ottimismo al futuro anche se Biondi dovesse decidere di andare via. Per noi sta bleffando, perché portare altrove i rifiuti dell’Aquila, città che non fa la differenziata, costa molto di più. Biondi ha alzato la voce, ma il solo Mattia Tedeschi, segretario del Pd di Pratola Peligna, ha avuto il coraggio di opporsi allo strapotere politico-mercantile ostentato dal sindaco dell’Aquila. E il Pd di Sulmona? E il sindaco di Sulmona? Supponiamo che metteranno il musetto fuori dalla siepe quando l’onda d’urto sarà passata, trovando la maniera di riemergere più deboli di prima.

8 thoughts on “LA VALLE PELIGNA NON È IL GIARDINO DEL SINDACO DELL’AQUILA BIONDI

  • Biondi é uno dei sindaci più capaci. Fatevi un giro all’Aquila e guardate che città in grande fermento e rinascita……

    • Con tutti i soldi che vengono catapultati sulla città da ogni canale, vorrei proprio vedere come potrebbe essere diversamente…

    • Si con i soldi nostri sta rifacendo la città

  • L’unico argomento utile e contestabile è l’inquinamento prodotto in continuità nella valle peligna al quale sembra nessuno interessato, dopo tanti dibattiti per il gasdotto e per le presunte ripercussioni inquinanti, c’è un silenzio omertoso e vergognoso, ma ognuno si tenga i propri rifiuti…….

    • Non mi è chiaro se sta spostando o meno l’attenzione sul discorso metanodotto e centrale di compressione.
      Per l’inquinamento prodotto è già in corso un procedimento penale a carico di 5 imputati, vertici del COGESA, per reati ambientali quali:
      – errato trattamento dei rifiuti
      – violazioni urbanistiche e ambientali
      – emissioni insalubri
      – superamento della capienza nell’impianto
      – procedure di monitoraggio non rispettate
      e al momento la prossima udienza è fissata per il prossimo 26 gennaio 2023 e dovrebbe anche essere chiarito se il Comitato Morrone Sulmona Valle Peligna sarà ammesso o meno a costituirsi quale parte Civile, mentre il Comune di Sulmona non si è pronunciato in questa direzione per incompatibilità, riservandosi di esercitare “eventualmente”, l’azione civile sempre in sede penale.
      Per metanodotto e centrale i discorsi sono diversi essendo tutto fermo all’autorizzato provvedimento del ministero dell’Ambiente e Sicurezza.

  • Troppo poco 10 euro a tonnellata meglio 1000 visto che è indifferenziata, altrimenti ogniuno tiene il suo e amici come prima

    • Vi siete finalmente trovati e mi sorprende che lei sia così esplicito nei suoi giudizi del Sindaco di L’Aquila !!!!
      Non è lì che devi sbattere i tuoi giudizi ma altrove, con i da te descritti bravi operatori ed amministratori passati e presenti del Cogesa !!!!
      Magari menziona nome e cognome dei falliti così magari usciranno dall’oscuro e smetterai di disprezzare chi per politica o paura non può parlare !!!!
      Mettilo tu il muso fuori dalla grande siepe e magari ti riconosceranno !!!!

  • Le uniche cose corrette che ho trovato in questo articolo sono:
    – il delirio di onnipotenza /// di fatto comune a tutti i politici, tutti, ma proprio tutti – COME MAI?
    – il musetto non tirato fuori dal PD di Sulmona, ne dal Sindaco di Sulmona /// ne tantomeno da chi ha creato tutta questa “monnezza” che se ne sta in silenzio, come se la gente non sa, ma sa e come se sa – COME MAI?

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