L’ULTIMO VIAGGIO DEL SINDACO GENTILUOMO

La bara portata a spalla dagli amici di sempre, avvolta nella bandiera dei Borghi più belli d’Italia. Sopra la bara la fascia tricolore quasi immersa in un cuscino di rose rosse simbolo dell’amore che la comunità di Bugnara nutriva per il proprio sindaco. Un sindaco infaticabile, buono e garbato che aveva ancora tanto da dare ai suoi cari e al suo paese. Erano le 14,30 in punto quando il corteo funebre da Bugnara è arrivato nella frazione di Torre de’ Nolfi, dove abitava il sindaco. Il carro funebre era partito poco prima dalla camera ardente allestita al centro del paese, dietro le auto fino all’ingresso di Torre de’ Nolfi, poi a piedi attraversando il corso del piccolo borgo famoso fino a qualche anno fa, per ospitare la fabbrica di organi più famosa d’Italia. Davanti la bara tante corone di fiori, dietro il dolore dei familiari. Della moglie Maria e del figlio Leandro. Lui Giuseppe e la donna che aveva sposato Maria, ed è proprio attorno alla figura di Giuseppe e Maria che il vescovo Michele Fusco ha incentrato la sua omelia,

Il vescovo Michele Fusco

“Stiamo vivendo il tempo dell’Avvento, e in questo contesto Giuseppe parte verso il cielo. E in questa situazione noi fedeli stiamo vivendo un momento importante che ci prepara alla nostra fede. E Giuseppe era un uomo di fede. In questa domenica dell’Avvento c’è proprio San Giuseppe di cui Giuseppe porta il nome. Una figura centrale nella fede, che viene chiamato ad una scelta coraggiosa, quella di difendere la sua sposa incinta, anche se lui non era il padre. Una situazione alla quale non era preparato quasi come noi che non eravamo pronti alla partenza improvvisa del sindaco. Ma se ci lasciamo illuminare dal Signore come l’Arcangelo Gabriele illuminò San Giuseppe, comprendiamo che anche attraverso questo dolore c’è un progetto che si realizza. Vedere tutta questa gente, tutti questi sindaci fa comprendere quanto amore c’è qui dentro in questo momento. San Giuseppe è stato custode di Maria e di Gesù e mi piace pensare “Mi piace pensare a Giuseppe come il custode, il sindaco che custodiva il bene della sua piccola ma bella comunità”- Presenti in chiesa tutti i sindaci dei paesi della Valle Peligna, della Valle Subequana e della Valle del Sagittario, tutti con la fascia tricolore. Presente anche il senatore Quintino Liris e alcuni consiglieri regionali, tutti indistintamente hanno voluto rendere omaggio ad un primo cittadino amato e stimato per la sua lealtà e la sua intraprendenza, alcuni con le lacrime agli occhi come il sindaco di Vittorito Carmine Presutti, che con Giuseppe Lo Stracco aveva un rapporto che andava aldilà della semplice amicizia e della fascia tricolore.

Domenico Taglieri durante il suo commovente intervento

Anche se il momento più toccante è stato quando l’ex sindaco di Bugnara e attuale vicesindaco Domenico Taglieri dal pulpito ha voluto ricordare la figura di Giuseppe. Un ricordo straziante e commovente: La tua scomparsa è una perdita incolmabile per tutti noi, per la tua educazione, per il garbo la lealtà’ il rispetto che avevi per le istituzioni, il tuo modo cordiale ed elegante, il tuo sorriso e la disponibilità  ad ascoltare e confrontare le tue idee ascoltando con rispetto le opinioni di tutti.
Lasci un vuoto immenso a tutta la comunità e agli amici”. “Purtroppo, non ci si può opporre alla morte, ma noi non vogliamo rassegnarci e vogliamo continuare a parlarti perché tu puoi ascoltarci”- ha concluso Taglieri ricordando che “ci sono persone, e tu lo eri, che portano una luce così grande nel mondo che anche dopo che se ne sono andati la luce rimane”. Poi l’uscita della bara dalla chiesa, salutata dagli sbandieratori del Borgo di Santa Maria della Tomba gemellato con Bugnara, il lungo applauso della folla commossa e il lento incedere del corteo verso il cimitero per l’ultimo viaggio.