BURLESQUE E SOLIDARIETA’ PER UN POZZO IN MADAGASCAR (video)
Raccogliere fondi per la realizzazione di un pozzo in Madagascar. E’ l’obiettivo lanciato nel corso della tradizionale conviviale degli auguri del Lions Club di Sulmona “in prima fila per l’importante iniziativa di solidarietà”, come ha sottolineato la presidente Gemma Di Iorio: “Abbiamo le persone giuste e molti professionisti per portare avanti questa iniziativa”. Il pozzo di acqua potabile sorgerà nella località Ambalakolonga del Madagascar ed il progetto nasce nello spirito della cooperazione umanitaria per donne, bambini e uomini che in Africa soffrono per la fame e per la sete. L’iniziativa, che fa seguito al pozzo già realizzato nel Ghana, trova la giusta spinta da parte dell’ingegnere Franco Del Signore, socio Lions che periodicamente si reca in Africa proprio per seguire da vicino la realizzazione dei pozzi. “L’ingegnere Del Signore è già pronto per partire con il suo nuovo progetto”, ha proseguito Di Iorio, “abbiamo già realizzato un pozzo in Africa, denominato Ovidio, ed ora appena avremo la disponibilità, si tratta di attendere solo pochi mesi, ci daremo da fare per questo nuovo progetto”. Per sostenere l’importante iniziativa è stata organizzata una serata diversa per la presenza dell’attrice chietina Giulia Di Quilio, madrina della conviviale, che si è esibita in spettacoli di burlesque.
“Sono contenta di aver ricevuto l’invito del Lions”, ha commentato l’attrice, “dopo aver vinto il Premio Pratola nel 2019, con l’organizzatore Ennio Bellucci avevamo subito pensato ad un evento burlesque che siamo riusciti a promuovere in questa serata. Per me è un onore partecipare soprattutto perché è una manifestazione a scopo benefico. Come si dice, l’Abruzzo è forte e gentile ed ogni volta che c’è un evento nella mia terra sono ben felice di partecipare e di portare la bellezza e la magia del burlesque”. “I temi ispiratori della serata sono solidarietà, amicizia e pace con la finalità di dotare un pozzo di acqua potabile a chi soffre ed a chi ne è privo in un paese lontanissimo come il Madagascar”, ha aggiunto Ennio Bellucci, “è la seconda iniziativa che il Lions organizza per aiutare chi ha più bisogno di noi e chiediamo aiuto a persone sensibili come Giulia che si è gentilmente prestata per essere dei nostri”. Giulia Di Quilio, diva abruzzese del burlesque nota per la partecipazione al film Premio Oscar “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, ha intrattenuto il pubblico con la sua versatilità dando spazio ad una sensualità antica e sensibilità contemporanea. Dopo due brevi esibizioni, alcuni soci del Lions hanno espresso perplessità sui contenuti dello spettacolo, non ritenuti idonei alla solennità della serata. La terza esibizione è stata quindi bloccata. Una decisione sulla quale la showgirl ha voluto dire la sua: “Io prima del burlesque ho fatto tanti anni di psicanalisi perché io stesso avevo introiettato il senso del peccato e della vergogna ma nel corpo nudo non c’è peccato, non c’è vergogna. Il peccato è nella testa ma non è mai nel corpo perché porta l’arte della seduzione e la sensualità che abbiamo tutti così come l’erotismo che ci appartiene”, ha concluso Giulia Di Quilio che è stata omaggiata con i confetti di Sulmona dall’imprenditore Mario Pelino. Una vera e proprio lezione per quei pochi che si erano lamentati del burlesque. Inoltre ad allietare la serata le performance del pianista Massimo Domenicano davanti ad una platea numerosa composta dai rappresentanti delle istituzioni locali, dall’ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e dalla senatrice Gabriella Di Girolamo. “Il Lions è sempre una massima espressione nell’ambito della solidarietà”, ha detto la senatrice Di Girolamo, “è’ molto importante partecipare a questo momento di convivialità in quanto lo scopo della serata è estremamente nobile”.
Bello fare i belli a casa degli altri.. Mah
Tira più di un carro di buoi!!! Che finezza!!!
È tutto molto lodevole ed interessante ma i Lyons, senatrici e burlesque potrebbero almeno interessarsi e agire sullo scempio della Centrale SNAM e l’avvelenamento della valle Peligna causato dalla discarica Cogesa e per un attimo dimenticare l’erotismo e affrontare la transizione ecologica così tanto più importante.