COVID NEONATALE E GRAVIDANZA

di Gianvincenzo D’Andrea – Su “Quotidiano Sanità” del 2 Dicembre scorso  è stato pubblicato un interessante articolo sul COVID neonatale che riferiva alcuni dati recentemente pubblicati dal CDC di Atlanta, l’Istituzione  che si occupa della sorveglianza delle malattie negli USA relativo ai ricoveri ospedalieri nella fascia pediatrica.
Nello specifico è  stato valutato il numero dei ricoveri ( negli ospedali americani ) dei neonati fino a 6 mesi di età dal Settembre 2021 all’Agosto 2022. Si è  visto che nell’ultimo periodo,quando le varianti virali circolanti erano Omicron BA 2 e BA 3 il numero di ricoveri è  cresciuto di 11 volte. Questo è accaduto perché le varianti suaccennate si sono rivelate molto più  contagiose e perché la eventuale protezione immunitaria delle mamme che si sono vaccinate in epoca antecedente alla gravidanza si è attenuata nel tempo ed attraverso il cordone ombelicale sono passati nel feto ben pochi anticorpi anti COVID  materni con il risultato che non è  stato possibile evitare la comparsa della malattia in caso di contagio.
Fortunatamente i ricoverati in condizioni di gravità sono stati un numero molto ridotto ma ciò non attenua la preoccupante rilevanza del sensibile aumento( 11 volte) rispetto a prima.
Nella parte conclusiva del report il CDC raccomanda fortemente alle gravide di praticare il ciclo vaccinale anti COVID  ed a quelle che hanno avuto in precedenza l’inoculazione di tre dosi di effettuare la dose di richiamo al 7°/8° mese di gestazione in modo da trasferire al  feto una notevole quantità  di anticorpi specifici materni.
Questa raccomandazione( per l’evidenza dei dati da cui deriva) è  stata fatta propria  da tutte le istituzioni sanitarie mondiali, anche da quelle italiane, e non c’è  ragione,quindi, perché le future mamme del nostro Paese non debbano rispettarla, nell’interesse loro e dei loro figli.