LA REGIONE REGALA LA RESIDENZA IN MONTAGNA PIÙ 2500 EURO “AUFO”
di Luigi Liberatore – Scade tra qualche giorno il termine per chi voglia trasferire la propria residenza in un piccolo paese di montagna ed avere, in premio, anche 2500 euro. Non stiamo scherzando, lo prevede una legge della regione Abruzzo che scade a dicembre. L’idea sarebbe quella di incentivare il ripopolamento dei minuscoli paesetti di montagna, come se con 2500 euro e la concessione della residenza senza l’accertamento dei requisiti che l’istituto prevede, si potesse arginare il fenomeno inverso, quello dello spopolamento. Intenzione nobile, ma plebea la soluzione che è fatta apposta per i furbi e gli evasori. Sapete a favore di chi va questo obbrobrio di legge? Per chi voglia farsi la casa in montagna pagando immobili a prezzi stracciati e con l’IVA ridotta come prima casa, lasciando il resto del nucleo familiare in città. Oppure per chi, in cerca di una licenza da noleggio da rimessa, aggira il contingentamento andandosene in un paesetto, per ottenerla li’, tanto chi controlla. Non solo. Come effetto secondario, ma pur sempre preoccupante, con la “svendita” delle residenze si otterrebbe l’alterazione del corpo elettorale, cosicché le elezioni in quei piccoli comuni diventerebbe il mercato degli “stranieri” . Non faccio elenco dei comuni, ma la Prefettura dell’Aquila ne sa qualcosa. La Regione aiuti i paesi di montagna mantendo i servizi: ufficio postale, ambulatorio, scuola elementare, asilo infantile. Non chiudendo a valle, magari, gli ospedali di prossimità o i piccoli tribunali, o prevedendo tariffe agevolate per il riscaldamento delle abitazioni. Questo ci sarebbe da fare, altro che una legge “truffa” sulle residenze. Ma che volete che vi dica? Noi abbiamo un presidente di Regione , Marco Marsilio, che si dice abruzzese solo per ascendenze, o eleggiamo qui in Abruzzo un deputato, Alberto Bagnai, un fiorentino con casa a Roma. Ma che ne sanno loro dei questi problemi, per cui facciamo mea culpa. O almeno, ricordiamoci quando andremo a votare.
… queste sono scemenze partorite da menti offuscate utilizzando le tasse fatte pagare ai cittadini che abitano nei borghi montani… al posto di incentivare e premiare a “ restare e resistere “ queste famiglie con residenza storicizzata con l’eliminazione dell’odiosa tassazione Irpef Regionale e comunale, e con una deduzione sulle spese di riscaldamento nei lunghi mesi invernali; oltre che assicurare al meglio possibile i servizi essenziali quali trasporti, apertura Ufficio Postale e servizio medico e farmaceutico anche in giorni alternati… questi amministratori, ci sono anche Sindaci che hanno Deliberato questi Atti a mio avviso demenziali, penalizzano i residenti e li “ incentivano” a vendere i loro beni, trasferirsi, e mandarli tutti all’altro paese.
È proprio vero, spesso, la moglie, il marito… e adesso un paese dove trasferirsi… si sposano e si scelgono per la “ Dote” e per quanto gli si “Offre”… e spesso l’offrire è fatto ad personam da parte di qualche amministratore illuminato e democratico.
Gentile signor Liberatore, come in tutte le situazioni comprendo le critiche, se motivate come Lei ha fatto, ma non condivido i toni pervasi di acredine. Ho trasferito di recente la mia residenza a Pescocostanzo, ma Lei ha omesso di riferire che il provvedimento in parola si applica a famiglie con un reddito ISEE inferire a 25.000 euro. Non è il mio caso e francamente mi riesce difficile capire come un possessore di un reddito così esiguo possa permettersi una “seconda” abitazione. A meno che non sia un abile evasore fiscale e questa circostanza deve essere verificata da organi dello stato e non dagli amministratori locali, i quali non possono che partire dalla convinzione di rivolgersi a cittadini onesti e meritevoli di agevolazioni. Il suo ragionamento vale anche, ad esempio, per il reddito di cittadinanza, istituto che personalmente non condivido, ma non per questo metto in dubbio l’onestà intellettuale di coloro che hanno inteso favorire economicamente persone in difficoltà ricorrendo alla fiscalità generale
Anche solo così siamo già rovinati nella valle Peligna !!!!!
Non c’è nessuno che fa niente per almeno arginare gli scempi ambientali e di salute !
La cosa certa è che tutte le maledizioni che questi delinquenti di amministratori ricevono sono ben dovute !!!
Tanto votare come si è visto non serve a nulla anzi sembra abbia peggiorato il già defunto sistema politico.