SOTTO PROCESSO PER AVER VIOLENTATO LA FIGLIA 11ENNE, IL GIUDICE LO ASSOLVE

L’accusa era pesantissima: violenza sessuale nei confronti della figlia adottiva. Ieri il tribunale di Sulmona lo ha assolto dalle accuse perché il fatto non sussiste. A denunciarlo era stata la stessa figlia adottiva che all’epoca dei fatti, dal 2011 al 2013, aveva soli 11 anni,  la quale aveva raccontato alla procura di essere stata violentata più volte dal padre adottivo, un 53enne di origini straniere ma residente da tempo in Valle Peligna, l’uomo l’avrebbe costretta ad avere anche rapporti completi. Fatti e circostanze che erano stati denunciati anche dalla ex moglie del 53enne ma che non sono stati confermati dall’incidente probatorio voluto e ottenuto dalla difesa. Dagli esami e dalla visita medica alla quale è stata sottoposta la ragazzina ora maggiorenne, è risultato che era ancora vergine. Un dato che ha reso poco credibile il racconto della bambina. Tant’è che ieri il difensore dell’imputato, l’avvocato Elisabetta Bianchi, è riuscita a smontare il castello accusatorio messo su nei confronti del suo assistito e a convincere i giudici che il fatto non era stat commesso. Nel corso della discussione anche la procura si è allineata con la difesa chiedendo il proscioglimento dell’imputato che già in passato era stato accusato dello stesso reato dalla ex moglie, e anche in quell’occasione fu assolto.