CAMPO DI GIOVE E MATERA CITTA’ GEMELLE CON LA “BENEDIZIONE” DI S.EUSTACHIO

Gentilezza, accoglienza, inclusione, collaborazione : le parole chiave che hanno accompagnato il viaggio a Matera di una delegazione di Campo di Giove guidata dal parroco Don Magloire Nkounga Tagne della parrocchia di Santā€™ Eustachio Martire, per organizzare il ā€œGemellaggioā€ tra due luoghi favolosi, seppure diversi : Matera e Campo di Giove, accomunati dal patrono Santā€™Eustachio Martire, festeggiato, a Matera, il 20 Maggio con lā€™offerta delle ā€œprimizieā€ e da entrambi il 20 Settembre come festa patronale. Gemellaggio proposto giĆ  da qualche anno, con lā€™assenso di sua Eccellenza Michele Fusco, Vescovo della Diocesi di Sulmona ā€“Valva, al precedente sindaco del Comune di Campo di Giove, Giovanni Di Mascio e ripreso dallā€™attuale Michele Di Gesualdo . Ricevuti dal sindaco materano Domenico Bennardi e i suoi collaboratori presso la sede del Municipio, sono state delineate le prime intese che interesseranno le due cittadine in piĆ¹ aspetti collaborativi , da quello civile, a quello religioso e storico. Don Angelo Gallitelli e Don Francesco Di Marzio, rispettivamente parroco della cattedrale di Matera e Delegato dellā€™arcivescovo presso lā€™Associazione cittadina che si occupa dellā€™organizzazione delle feste patronali, hanno condotto le fasi piĆ¹ significative dellā€™ incontro con Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina,Ā  nel Salone degli Stemmi, dove ĆØ stato apprezzato lā€™affresco del Santā€™Eustachio di Matera con la presenza del ā€œmiracolo del cervoā€. Lā€™arcivescovo ha accolto con entusiasmo lā€™iniziativa e dato la propria disponibilitĆ  alla procedura necessaria.Ā  Non poteva mancare la visita alla statua presso la cattedrale Ā della Madonna della Bruna e di Santā€™Eustachio, principale Ā luogo di culto cattolico di Matera e chiesa madre dellā€™arcidiocesi di Matera-Irsinia, nonchĆ© delle chiese rupestri della Madonna dellā€™Idris, San Giovanni in Monterrone, Santa Lucia alle Malve. La visita turistica della cittĆ  Ā ha lasciato incantati tutti i partecipanti della missione, assistiti da Don Angelo.Una incredibile Ā cittĆ  costruita e divisa in due quartieri scavati nella roccia : Sasso Caveoso e Sasso Barisano, abitati fin dalla preistoria. Si ĆØ aperto davanti ai loro occhi un paesaggio di bellezza unica : angoli di belvedere, stradine tortuose, palazzi e chiese, opere e affreschi che rimandano indietro nel tempo la memoria dei turisti. Veri e propri capolavori sospesi nellā€™aria ; un Ā labirinto di salite e discese , continue scalette che, ad ogni svolta, accompagnanoĀ  inĀ  altri angoli e altri luoghi, come sospesi nel vuoto. A tutto il gruppo ĆØ sembrato di rivivere unā€™epoca lontana, immaginando persone e persone, attraversare e calcare i loro passi nel corso del tempo, su quei lastrichi ormai lisci e levigati.Dā€™ora in poi, ognuno si farĆ  promotore di un aspetto dellā€™iniziativa; si manterrĆ  Ā un reciproco e continuo contatto; si apriranno ā€œcantieriā€ nellā€™ambito educativo, pastorale e di scambio culturale, al fine di realizzare un gemellaggio che vada oltre le regole giuridiche; un gemellaggio di relazioni umane, di vicinanza e fratellanza reale.Lā€™augurio ĆØ che ogni ā€œcantiereā€ possa soddisfare entrambe le parti.