IL GIALLO DELL’OMICIDIO-SUICIDIO DI CORFINIO: INDAGINI TRASFERITE ALL’AQUILA

Non sarà archiviato il caso della morte dei coniugi Enrico Marrama e Maria Pia Reale, deceduti nel giugno del 2020: lei per mano del marito, e lui poco dopo in ospedale a causa delle ferite che si era provocato nel tentativo di suicidarsi. A riportarlo il quotidiano Il Centro in un articolo di Andrea Rapino. Sarà ora la Procura generale della Repubblica presso la Corte d’appello dell’Aquila a occuparsi del dramma che, due anni e mezzo fa, ha sconvolto il piccolo centro della Valle Peligna. Il procuratore Alessandro Mancini ha infatti firmato il documento, indirizzato a procuratore e gip del tribunale di Sulmona, che nega la richiesta di archiviazione del procedimento, e trasferisce alla Procura generale le indagini. I fatti risalgono a una domenica mattina di due anni e cinque mesi fa quando Corfinio viene sconvolta dalla tragedia della famiglia Marrama. Enrico, 70 anni, uccide la moglie Maria Pia, colpendola ripetutamente alla testa con un tagliere da cucina. E’ il figlio ad allertare i soccorsi, dopo essere entrato in casa e aver visto il padre con un coltello nell’addome, arma con la quale in un primo momento si pensa che abbia ucciso la moglie. Il 70enne, trasportato all’ospedale di Sulmona muore nel pomeriggio dello stesso giorno, il 28 giugno. Entrambi erano in pensione: lui è stato carrellista alla Lafarge Gessi, lei a lungo maestra del paese. Stavano attraversando un periodo poco felice, perché Enrico Marrama si era fatto trascinare nel baratro del gioco. La ludopatia è stata spesso oggetto di liti e di alterchi in casa, sia con la moglie sia con i due figli. Inoltre, quando si è consumato il dramma, il 70enne era stato da poco dimesso dall’ospedale dell’Aquila, dove era stato ricoverato in seguito a un tentativo di suicidio. E’ questo probabilmente il nodo attorno al quale ruota tutta la vicenda. Sul caso indaga la procura di Sulmona, che conclude le indagini nel giugno scorso con la richiesta di archiviazione, alla quale si oppongono i figli Pasquale, Luigi e Rachelina Marrama, rappresentati dagli avvocati Gianni Falconi e Giuseppina Di Massimo.