DROGA NEL GARAGE, LA PROCURA CHIUDE LE INDAGINI PRELIMINARI

Chiuse le indagini preliminari legate all’inchiesta della guardia di finanza che ha portato al ritrovamento di un chilo e mezzo di cocaina e 14chili di hascisc nel garage di proprietà di un dipendente comunale. Nei giorni scorsi dall’ufficio della procura al terzo piano del palazzo di giustizia sono partiti le comunicazioni ai cinque indagati che a partire dalla data di notifica, hanno 20 giorni di tempo per produrre memorie, documenti, investigazioni difensive e chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio. I cinque sotto inchiesta sono il dipendente del Comune di Sulmona, Armando Di Pietro, due giovani al tempo fidanzati Guido Petrarca 28 anni e Daniela Marinilli 38 anni, corriere romano della droga Adriano Esposito è colui che è considerato la mente dell’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti Massimiliano Le Donne 39enne di Sulmona, latitante da quasi tre anni e arrestato il mese scorso  a Marbella in Spagna.

Il garage dove è avvenuto il blitz

Ed è stato proprio l’arresto del latitante con la successiva estradizione e l’interrogatorio di garanzia tenuto l’altro giorno, a permettere alla procura di chiudere la fase preliminare dell’inchiesta.

Stefano Iafolla

Come detto, ora il sostituto procuratore Stefano Iafolla aspetterà le mosse dei legali degli indagati e tra 20 giorni tirerà le somme chiudendo l’inchiesta o con la richiesta di archiviazione o come molto probabilmente accadrà, vista la consistenza del castello accusatorio, con la richiesta di rinvio a giudizio delle cinque persone coinvolte. I fatti risalgono all’ottobre del 2009 quando la guardia di finanza fece irruzione nel garage del dipendente comunale proprio mentre il “corriere” romano gli consegnava l’ingente quantitativo di droga. I due furono arrestati in flagranza di reato mentre Petrarca e Marinilli vennero rintracciati e arrestati poco dopo con il solo Le Donne che, da quel momento divenne uccel di bosco fino all’arresto in Spagna eseguito il mese scorso.
Il dipendente comunale si è sempre dichiarato estraneo all’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti ma di essere stato solo un consumatore abituale. Mentre dalle risultanze probatorie dell’inchiesta Marinilli e Petrarca era stati assoldati da Le Donne insieme ad altri giovani, per custodire la droga e di volta in volta, procedere alle consegne ai vari assuntori presenti in città e nel comprensorio Peligno. Una lunga lista di consumatori abituali tra i quali figuravano nomi eccellenti della Sulmona bene. A questo punto il cerchio di tutta l’inchiesta dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno.