
MOVIDA, ECCO LE NUOVE REGOLE: ALL’1.30 STOP ALLA MUSICA ESTERNA
Incontro questa mattina, a Palazzo San Francesco, tra il sindaco Gianfranco Di Piero, gli assessori Catia Di Nisio, Attilio D’Andrea e Katia Di Marzio, con i titolari di bar, ristoranti e alberghi del centro storico, sul problema delle nottate di fine settimana, nella cosiddetta movida. Amministratori comunali ed esercenti hanno concordato che la diffusione della musica sarà limitata nel volume, a partire dalla mezzanotte, ed all’una e trenta dovrà essere sospesa all’esterno dei locali. Resta libera la facoltà degli esercenti di diffondere musica all’interno del proprio locale. Nelle zone del centro storico, dove più consistente è l’afflusso di giovani, saranno collocati bagni chimici, la cui gestione sarà affidata direttamente agli esercenti. Infine nelle zone dei locali saranno collocati anche mastelli per la raccolta dei rifiuti. Al riguardo verrà chiesta la collaborazione del Cogesa. “L’incontro di questa mattina è stato caratterizzato da spirito di collaborazione e in questo clima sono state contemperate le diverse esigenze, sia quelle dei titolari degli esercizi commerciali, sia quelle dei residenti nel centro storico”, ha dichiarato l’assessore D’Andrea. “E’ importante che si operi tutti come appartenenti ad una stessa comunità e questo ci rende tutti responsabili”, ha sottolineato l’assessore Di Nisio, “adottare ordinanze per porre divieti o limiti sarebbe un fallimento per tutti”, ha concluso.
bene,movida? Intensa e vivace vita artistica e culturale notturna,quindi non ci azzecca nulla, le solite chiacchiere del borgo piu’ bello d’italia…la realta’ e’: per qualche dollaro/drinks in piu’,punto,in tutto il Mondo, Ibiza inclusa,nei centri storici ,dopo la mezzanotte si spegne la musica ,ovvio che il brusio/vociare e’ tollerato/limitato (non ammesso il disturbo alla quiete pubblica,un diritto lavorare e riposare) fino e non oltre le ore 1.30, poi ci si diverte nei locali tecnicamente adeguati ( isolamento acustico ) a fare festa fino al mattino,dunque non e’ difficile ,basta imitare/adottare le strategie vincenti, punto, anche per il decoro e il contrasto al degrado urbano ed a tutela del patrimonio storico, artistico e monumentale,basterebbe ” copiare ” un ‘ordinanza /divieto di bivaccare, sedersi, sdraiarsi, e fermarsi per consumare alimenti o bevande nei luoghi/siti/spazi di cui gli attrattori turistici,accade ovunque quindi nulla di eccezionale,oltretutto le licenze per la vendita di alimenti e bevande sono limitate alla superficie di somministrazione(art. 49 L.R. 62/2018)ovvie le ragioni(sicurezza,ecc)…
altro che bagni chimici,e basta,o no?