INCHIESTA D’AMICO, ECCO COME FUNZIONAVA IL SISTEMA DELLE ASSUNZIONI

Va avanti nel massimo riserbo l’inchiesta dei carabinieri del comando provinciale dell’Aquila sugli appalti e sulle assunzioni nella Asl Avezzano-Sulmona L’Aquila nella quale al momento, risulta indagata con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, la funzionaria Asl e assessore nel comune di Castel di Sangro, Michela D’Amico. Dopo le verifiche e le perquisizioni nell’abitazione di Castel di Sangro dell’indagata e nei suoi uffici di Castel di Sangro e dell’Aquila, i carabinieri avrebbero acquisito una enorme quantità di documenti e determine ritenuti utili alle indagini. Molte carte sono già state controllate e le restanti saranno passate sotto la lente d’ingrandimento nei prossimi giorni. Tutto sarebbe partito da una circostanziata denuncia in cui sarebbero state rese note le modalità in cui si procedeva alle assunzioni, aggirando le regole e soprattutto le graduatorie. Tutto ruotava attorno alle tre o quattro ditte che hanno stabilmente rapporti di collaborazione con la Asl fornendo macchinari e personale a seconda delle richieste che pervenivano dagli uffici della Asl. Un sistema che prevedeva prioritariamente, l’iscrizione sul portale internet della persona che bisognava assumere. Quindi tramite la richiesta firmata dalla responsabile di reparto o del servizio ospedaliero che reclamava la necessità di personale, la Responsabile unica del procedimento poteva rivolgersi ad una delle ditte “amiche” della Asl facendo la richiesta nominativa della persona che già figurava sul portale. In questo modo venivano eluse tutte le graduatorie. In particolare sarebbe stato segnalato anche il caso di una giovane che lavorava in un’impresa di pulizia dell’ospedale e dopo aver ottenuto un attestato da operatore socio-sanitario è riuscita a farsi assumere con chiamata diretta passando al livello e a una mansione superiore senza iscriversi nella graduatoria di riferimento.
E poi, nel mirino degli investigatori sarebbero finite anche un paio di gare d’appalto relative all’acquisto di macchinari e materiali oltre a servizi che sarebbero stati tolti a ditte e assegnati ad altre senza rispettare la regolare procedura. Coinvolto, anche se in maniera marginale, anche il comune di Castel di Sangro dove Michela D’Amico ricopre l’incarico di assessore. Da sottolineare che nelle ultime elezioni amministrative la D’Amico è risultata la più votata dei candidati che facevano parte della lista del sindaco con oltre 500 preferenze. Un record per una cittadina come Castel di Sangro che dà la giusta misura della popolarità che nutre l’assessore e funzionaria Asl nel suo paese. Una popolarità che secondo molte persone, sarebbe strettamente legata al potere che la funzionaria è riuscita a ottenere nell’azienda sanitaria aquilana.

One thought on “INCHIESTA D’AMICO, ECCO COME FUNZIONAVA IL SISTEMA DELLE ASSUNZIONI

  • Ho superato il concorso.. ..aspetto quando inizia a scorrere la graduatoria. Sono una madre con due figli a carico, separata, ho bisogno di lavoro… Ho iniziato a perdere la speranza…

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