ITIS PRATOLA, TEDESCHI: NESSUNA RISPOSTA CHIARA IN AULA CONSILIARE

“Sulla vicenda ITI è colpa di tutti e quindi non è colpa di nessuno”. Lo afferma il capogruppo consiliare del Pd, a Pratola, Mattia Tedeschi, all’indomani della seduta straordinaria del Consiglio comunale, dedicata alla vicenda dell’edificio scolastico, riguardo alla vulnerabilità sismica.  “Nonostante i numerosi quesiti rivolti da parte dei consiglieri di opposizione Mattia Tedeschi e Lucia Margiotta, prendiamo atto che né il sindaco, Antonella Di Nino, né il presidente della Provincia, Angelo Caruso, né il vicesindaco, Nunzio Tarantelli, nonché assessore provinciale con delega all’edilizia scolastica, hanno saputo argomentare risposte sufficientemente chiarificatrici rispetto alle varie problematiche sorte con la vicenda riguardante la chiusura dell’ITI di Pratola Peligna” accusa Tedeschi. “Ai ragazzi, alle famiglie e a tutte le persone coinvolte direttamente e indirettamente non è dato sapere perché, a fronte di una perizia datata marzo 2021, nessuno ha avuto la premura di comunicare pubblicamente la stessa. E perchè da settembre 2021 a giugno 2022 i ragazzi dell’ITI hanno continuato ad usare scale, laboratori e palestre nonostante una perizia di vulnerabilità negativa – precisa il capogruppo dem –  Inoltre, non è dato sapere, perché la perizia è stata resa pubblica solo grazie ad un articolo di stampa che, per quanto fondamentale all’interno di un ordinamento democratico, non ha niente a che vedere con quella che, invece, dovrebbe essere la comunicazione istituzionale, essenziale al fine del regolare svolgimento della democrazia, nel rispetto dei ruoli assegnati. Cosa sarebbe accaduto se ad inizio agosto non fosse uscito l’articolo? Cosa sarebbe stato dell’ITI e dei suoi studenti? Domande a cui nessuno ha avvertito la necessità di rispondere”. “Rimandiamo con forza al mittente le accuse di “caccia alle streghe” in quanto assolutamente infondate. Assegnare le dovute e sacrosante responsabilità in merito ad una vicenda molto poco trasparente fa parte del ruolo dell’amministratore pubblico” dice ancora Tedeschi, in replica all’espressione “caccia alle streghe”, usata in consiglio dal sindaco Antonella Di Nino. “Non solo, esprimiamo forti riserve circa la modalità con cui si svolgono i consigli comunali in cui non è ammesso il “botta e risposta”. Un dibattito dovrebbe prevedere modalità differenti, altrimenti si trasforma in una tribuna politica, in un messaggio autopromozionale o, peggio ancora, in un modo sapiente per buttarla in caciara e sviare dalle domande a cui un amministratore dovrebbe rispondere” conclude il capogruppo Pd, criticando le modalità di conduzione del dibattito nelle sedute consiliari.