LA SEDE DEL PD RESTA ILLUMINATA, CASCIANI CI SEMBRA DIOGENE

di Luigi Liberatore – Ai lettori, a quei pochi che mi seguono, dico che non scrivo per questo o quel partito, per questo o quel personaggio; a me piace scrivere, cercando di interpretare gli avvenimenti (col significato che evocano), e di analizzare, mai con malizia, gli attori delle vicende che sollecitano la mia curiosità e che in qualche maniera suscitano l’attenzione della gente. Guardate, tengo più ai commenti di chi legge e meno alle critiche di chi si sente osservato, soprattutto quando vengo ripreso per questioni sintattico-grammaticali, e non per le opinioni. Non esco dall’Accademia della Crusca, sicchè, dico loro, abbiate pazienza.

Franco Casciani

Ma andiamo al vice sindaco di Sulmona, Franco Casciani, il quale resta per me una fonte preziosa, verso cui sono rivolte le attenzioni politiche della città di Sulmona e, soprattutto, quelle dei suoi avversari. Il segretario del circolo PD ha sfasciato tutto quanto fosse possibile,  dopo aver contribuito a far eleggere sindaco Gianfranco Di Piero; ha addensato su di sé i malumori di gran parte della sinistra, favorendo un esodo dal partito al pari di una migrazione autunnale di rondini. Sono andati via il presidente del Circolo,  la intollerante Teresa Nannarone,  il vice segretario Piccone, il patriota Salvatore Ting Tong, l’architetto del ricorso contro il classico Del Boccio, il presidente del Sulmona Film Festival Mauro Maiorano

Diogene e la lanterna

e poi altri: tutti fuori sintonia rispetto alle linee “guida” di Casciani, tutti confluiti nel raggruppamento “Liberi e Forti”, sotto le ali ecumeniche del sindaco Di Piero. Due aspetti ci colpiscono, tuttavia, in questa vicenda: due affermazioni di Franco Casciani, il quale in pratica riduce una settimana di infuocate polemiche, fatta di fragorosi comunicati, a poco meno di un fioco temporale estivo. Una politica; e cioè che lui, vice sindaco e segretario del Pd, rinnova fedeltà alla coalizione che sostiene il sindaco, Gianfranco Di Piero. Sicchè, sul piano politico-amministrativo, tutto resta come prima. Una seconda dichiarazione, tuttavia, ci ha fatto drizzare le antenne, un passaggio di “colore” racchiuso in quel comunicato: “Abbiamo deciso di continuare ad essere fedeli alleati e leali sostenitori del sindaco, al termine di una riunione che si è tenuta nella sede ancora illuminata di Corso Ovidio…”. La precisazione andava a tacitare le malelingue secondo cui alla sede del PD avessero perfino “tagliata” la luce. Più che all’ENEL abbiamo pensato a Diogene e alla sua lanterna…, sapendo che tra Diogene e Casciani non ci sono solo secoli a dividerli. Però, quel riferimento alla luce ancora accesa, nella sede del PD in Corso Ovidio a Sulmona, ci conforta tanto!  

3 thoughts on “LA SEDE DEL PD RESTA ILLUMINATA, CASCIANI CI SEMBRA DIOGENE

  • Ill.mo Sig. Liberatore perche’ non fa un bell’articolo (uno di quelli pungenti però)su quello che sta venendo fuori per l’ITIS di Pratola? Grazie.

  • Complimenti al giornalista per la capacità di autocritica. Se cercava soddisfazione dai commenti, gli e andata bene, almeno il mio e favorevolissimo. Sa scrivere molto bene, conoscitore della lingua italiana. Però come dice una pubblicità” ti piace vincere facile” , con alcuni personaggi della banda e na passeggiata.

    • Dottor liberatore complimenti innanzitutto perché lei si distingue dai pennivendoli che ci propinano i loro articoli anche fatti Male. Sono d’ accordo con Antonio e le suggerisco dei nomi, tutti compagni di … Casciani e non di Diogene , di quelli che hanno contribuito allo scempio. De crescentis, ranalli (binomio inscindibile casciani), di Paolo massimo (forse il maggior responsabile). Gli altri li scelga lei. Rinnovo i complimenti per la inchiostro fluido e libero della sua penna

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