SCUOLA DI POLIZIA PENITENZIARIA, ALLARME PER LA CARENZA DI PERSONALE: ISTITUTO IN GRAVI DIFFICOLTA’

La Ul Pa lancia l’allarme sulle sorti della scuola di Polizia Penitenziaria di Sulmona. Una delle realtà più efficienti e belle in ambito formativo è oggi in condizioni di grave difficoltà a causa di una carenza d’organico che non ha eguali nella sua storia. “Un autentico fiore all’occhiello, quella che va a rappresentare il Ministero della Giustizia, messa in ginocchio da un assottigliamento di personale che negli anni si è andato sempre più acuendo.Una carenza che  le  sta facendo vivere una delle fasi più difficili della sua esistenza proprio per la mancanza di sufficienti uomini e donne dediti alla sicurezza della stessa – spiega Mauro Nardella, dirigente della Uil Pa – Eppure se si eccettua per il poco personale posto alle sue dipendenze , alla Scuola di Istruzione di Fonte D’Amore non le manca nulla per essere perfetta.Il personale presente è di un’efficienza unica ma troppo poco per riuscire ad essere autosufficiente ancora per molto. Se si pensa al fatto che la Scuola di istruzione rappresenta uno dei pochi indotti rimasti va da sé che nella politica generale delle istituzioni abruzzesi il minimo che si possa fare è difenderla a spada tratta.Se non si interviene subito tutto questo potrebbe essere messo a rischio a partire dai  più elementari diritti soggettivi del personale facente parte del quadro permanente”. Lo stesso sindacato lancia la proposta di  “un interpello regionale tra gli otto  penitenziari presenti e permettere magari a cinque persone con molti anni di lavoro in carcere alle spalle di utilizzare la loro eventuale esperienza lavorativa presso la scuola per ristorarsi dalle tossine accumulate in carcere”. “In cambio la Scuola potrebbe ricevere consigli utili in termini professionali attingendo dall’esperienza maturata in carcere proprio dagli eventuali baschi blu che in essa verrebbero distaccati e magari, al fine di estendere a quante più persone possibile tale opportunità, effettuando varie rotazioni tra coloro i quali vorrebbero aderire senza oneri a carico dell’Amministrazione” precisa Nardella. “Insomma salvaguardare la Scuola di Istruzione di Sulmona potrebbe riservare tutta una serie di aspetti positivi che andrebbero incontro non solo alle esigenze del personale del quadro permanente oramai esausto ma dell’intera comunità sia essa Penitenziaria che territoriale” conclude.