IL SINDACO DI PIERO STIA ATTENTO, LA “PURGA” È DIETRO L’ANGOLO

di Luigi Liberatore – Quelli di destra, a Sulmona come in qualunque altra parte d’Italia, non aspettavano altro: le dimissioni del governo per alzare la voce. L’osservatorio non ci permette di andare al di là di questi nostri confini, i quali tuttavia sono emblematici del clima che si va diffondendo dappertutto, e Sulmona è una città non trascurabile anche nel panorama politico italiano. Abbiamo sott’occhi il comunicato di Fratelli d’Italia, fresco di elaborazione, in vista del consiglio comunale convocato dal sindaco Di Piero e dedicato alla manovra di Bilancio. Si capisce subito che chi lo ha redatto ha dimestichezza prima di tutto col lessico, e poi con la lingua “parlata”, quella politico-amministrativa. Non un affondo sulla questione finanziaria sic et simpliciter, se non che “arrivano in Consiglio proposte e provvedimenti poveri di idee, di innovazione, di cambiamento e che…il piano triennale delle opere pubbliche, come il Bilancio, sono opera nella quasi totalità degli uffici”. Questo è tutto nel merito, poca cosa se avessero voluto azzoppare (peraltro già claudicante) il sindaco, come dire che Sulmona è governata dai dirigenti, cioè dai figli analfabeti di Franco Bassanini, e non dall’amministrazione in carica. Voglio esulare da ulteriori commenti, ma soffermarmi piuttosto sui passaggi salienti del comunicato dei Fratelli d’Italia, lungo e dovizioso, che come al solito non guarda in casa propria ma in quella degli altri. Dice che la coalizione in mano al sindaco è risultata vincente perché nelle liste a sostegno c’erano uomini dichiaratamente di destra e che adesso sono penalizzati. Si fa il nome del consigliere Maurizio Proietti, il più votato in assoluto, al quale sarebbe dovuta andare la presidenza del Consiglio, relegato e mortificato invece dal sindaco Di Piero. Noi, in maniera contadina, diciamo: perché Proietti si è candidato con Di Piero? Poteva starsene benissimo dall’altra parte. Il comunicato di Fratelli d’Italia entra ancora, nel metodo e nel merito, in campo avverso ovviamente, quasi a dettare indirizzi e condizioni. Dice che per il centro storico non sono stati allestiti in tempo interventi in ordine alla cartellonistica turistica, all’accoglienza, al decoro urbano, ai parcheggi e ai trasporti. Allora, però, i dirigenti dove li mettiamo in questo caso? Gianfranco Di Piero ha sbagliato con la tassa di soggiorno, ma ha fatto bene ad apporre la sua firma per la conferma di Mario Draghi al governo. Vorremmo dirgli che non faccia esultare la destra a Sulmona ed utilizzi la sua intelligenza politica, magari rileggendo qualche passo del manuale Cencelli. Non abbiamo provato l’olio di ricino, però all’asilo ci davano l’olio di fegato di merluzzo. Era disgustoso….

One thought on “IL SINDACO DI PIERO STIA ATTENTO, LA “PURGA” È DIETRO L’ANGOLO

  • Affermare che “Sulmona è una città non trascurabile anche nel panorama politico italiano” non è un azzardo? Sulmona ha perso da anni la guida e l’importanza nella vita di vallata come nell’hinterland. Abbandonata in provincia e sconosciuta in Regione e la si vuol portare a meraviglia politica nazionale? Perché fra pochi mesi si vota? E la Destra deve mettere fuoco alle polveri in questa anomala stagione estiva di voto a ridosso delle ferie? Non confondiamo i recenti passaggi dei big politici con l’interesse “interessato” dei partiti che poi, visti i miseri numeri messi in campo, rappresenta più un atto di pietà (beninteso sempre politico). Queste “puntatine politiche” per i stretti tempi di campagna elettorale, almeno in questa tornata elettorale saranno ridotti, gli interessi e le attenzioni dei “BIG” ora sono ben altri e specialmente altrove. Sforzandosi, forse l’affermazione è valida come esempio di lungimirante risultato politico di sistematica applicazione nella distruzione del tessuto sociale dell’entroterra abruzzese e qui nessun altro Comune può strapparci il primo premio per “Il Comune più mortificato d’Italia”.
    Questa la dimostrazione che di per se, la somministrazione di olio di fegato di merluzzo non sempre è sinonimo di beneficio per la salute dei cittadini e per la Città!

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