IL PANATHLON DEDICA UN’AREA VERDE A FERNANDO RANALLI

“La grande interpretazione dal 2022 in avanti sarà di organizzare eventi che mettano insieme famiglie, bambini, valori e pratica dello sport. È questa l’eredità che ci lascia Fernando Ranalli ed è questo che noi porteremo avanti nel suo nome e nei valori che ci ha insegnato”.

La consegna delle divise nella terrazza Frattaroli

È il presidente emerito del Panathlon Luigi La Civita che ieri, nella giornata in cui Antonietta Ramunno ha rilevato ufficialmente il testimone del marito Fernando assumendo la guida della squadra ciclistica Confetti Pelino, ha voluto ricordare l’ex presidente provinciale della federazione ciclistica, morto tragicamente un anno fa in un incidente stradale, nel corso della consegna ufficiale delle divise che si è tenuta sulla terrazza del B&B Sei Stelle di Filippo Frattaroli e poi nella piccola area verde adottata dal Panathlon nei pressi di Ponte Capograssi. “Ci riempie di energie la sola speranza di poter essere in grado di dare continuità ai propositi che Fernando ogni giorno con piccoli e grandi obiettivi riusciva a centrare”.

Alessandra D’Ettorre nel corso del suo intervento

Una giornata dedicata al ricordo di Fernando Ranalli che si è sviluppata in due fasi e alla quale hanno preso parte il sindaco Gianfranco Di Piero, l’assessore allo sport, Attilio D’Andrea, il consigliere del comitato regionale Abruzzo della Federazione Ciclistica Italiana, Armando Di Rocco, il presidente del Panathlon International Club di Sulmona, Alessandro Carnevale e il past president Luigi La Civita, la vice presidente della Dmc “Terre d’amore” e presidente dell’unica squadra femminile di ciclismo in Abruzzo, Mariadora Santacroce, il fiduciario Coni di Sulmona, Mimmo Carrozza, il presidente Vas Fidas, Fernando Fantauzzi, la campionessa di ciclismo Alessandra D’Ettorre, Mario Pelino della ditta Confetti Pelino Sulmona, sponsor della società ciclistica e i ciclisti che compongono la squadra.

I ciclisti dell’Asd Confetti Pelino con la nuova maglia

“Fernando Ranalli è stato una risorsa di questa città, un patrimonio”, ha ricordato il sindaco. “Andavo a scuola, frequentavo il liceo e a quel tempo anche Sulmona iniziò ad avere le prime emittenti televisive private. Ricordo che a tutte le manifestazioni di ciclismo c’era la presenza di Fernando Ranalli. Sono passati tantissimi anni da allora, e Ranalli è stato sempre una costante dello sport  e del ciclismo a Sulmona. Lui è la storia del ciclismo a Sulmona, e la città deve tanto a lui, per come si è prodigato nello sport, e nel ciclismo ancora di più, uno sport che si distingue per la generosità e l’amore per la causa”. “Questa non vuole essere una commemorazione”, ha concluso il sindaco, ” ma l’inizio di un nuovo percorso fondato sui valori che Fernando Ranalli ci ha lasciato”.

L’imprenditrice Mariadora Santacroce

Con il sindaco hanno voluto lasciare il loro ricordo per Fernando anche un emozionantissimo Alessandro Carnevale, Alessandra D’Ettorre, Mimmo Carrozza, Gianfranco Santarelli, Mariadora Santacroce e Mario Pelino. “Fernando ha lasciato una traccia indelebile, una persona insostituibile”, ha detto Pelino, “però, abbiamo trovato la moglie Antonietta, persona di grande forza morale e di grande carattere che ha ripreso in mano questa società e la vuole portare avanti. E io che pensavo che con Fernando sarebbe morta anche la Asd Pelino, sono contentissimo che si rinnovi questo evento e darò il mio sostegno ad Antonietta così come ho sempre fatto.

Gianfranco Santarelli

Fernando è stato con noi per 50 anni – ha proseguito Mario Pelino – è stato con nonno, con zio Olindo, è stato con me in questi ultimi 22 anni, insieme abbiamo fatto tante cose, indimenticabili come le tre tappe del Giro d’Italia. E forse senza Fernando non so se tutto questo si sarebbe fatto”. Subito dopo la consegna delle maglie, tutti i convenuti si sono spostati nell’ aiuola di Ponte Capograssi.

Il nipote Fernandino scopre la targa dedicata al nonno Fernando Ranalli

Ed è stato il piccolo nipote che porta il suo stesso nome, a scoprire la targa che il Panathlon ha voluto dedicargli per ricordare “la perseveranza e l’instacabile attività con cui ha contribuito alla crescita e alla diffusione dei valori dello sport”. Valori che tutti i cittadini che passeranno davanti alla piccola area verde potranno avere ben impressi nel nome e nel ricordo di Fernando.