LAVORI POST SISMA, CASCIANI REPLICA: LE RESPONSABILITA’ DEI RITARDI SONO DEI PROFESSIONISTI CHE SI LAMENTANO

“È dal mese di novembre che ho preso in mano la situazione e da allora solo due professionisti sono venuti a evidenziare dei problemi sulle pratiche del terremoto. La prima pratica l’abbiamo risolta in poco tempo, la seconda, quella relativa l’annosa situazione dell’aggregato lungo via Corfinio è ancora ferma solo perché il responsabile della pratica non vuole risolverla”. Il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Franco Casciani, replica alle accuse di immobilismo e di scarsa sensibilità verso le pratiche sismiche costrette, secondo alcuni professionisti del settore, a lunghe trafile burocratiche e chiama a responsabilità architetti e ingegneri che si lamenterebbero senza motivo. Nei giorni scorsi gli stessi professionisti avevano protestato per i ritardi insopportabili subiti per le procedure riguardanti un aggregato in via Barbato e quello ormai famoso di via Corfinio fermo addirittura da 12 anni. Tant’è che nel frattempo, proprio per l’inerzia del Comune in questi anni, cornicioni e parte della facciata dell’aggregato hanno iniziato a cedere e solo per puro caso i crolli non hanno provocato danni ai passanti. “Hanno cambiato il progetto svariate volte in questi anni per inserire nell’aggregato un palazzo storico – precisa Casciani – hanno avuto l’ok sei mesi fa e a quel punto dovevano solo caricare il progetto sulla piattaforma on Line dell’Ufficio per la ricostruzione di Fossa. Se l’avessero fatto quest’ora avrebbero avuto già via libera per l’inizio dei lavori. Non lo hanno ancora fatto e ora si lamentano per responsabilità che sono solo da addebitare al loro comportamento”. Attualmente le pratiche del terremoto del comune di Sulmona vengono gestite direttamente dagli uffici di Fossa grazie alla convenzione firmata qualche anno fa, che ora sta per scadere. Se non dovesse arrivare la proroga toccherebbe di nuovo agli uffici di Palazzo San Francesco esaminare e licenziare i progetti del terremoto. Possibilità esclusa da Casciani. “Forse questi professionisti che si lamentano, mirano proprio a questo – avverte Casciani –  ma i nostri uffici non possono svolgere anche il lavoro inerente alle pratiche del sisma perché manca il personale. Sarà compito di questa amministrazione rinnovare la convenzione con Fossa perché se tutte le pratiche del terremoto dovessero tornare a Sulmona sarebbe la paralisi per tutte le altre attività del Quarto Settore”.