LA TASSA SUL TURISMO? ODIOSA QUANTO INUTILE

di Luigi Liberatore – Io non so se sia stata una decisione collegiale, nel senso condivisa, oppure mal digerita dalla giunta municipale,ma approvata giusto per tenere in piedi una amministrazione che sa tanto di balneare. Non so quanti operatori economici di Sulmona si riconoscano in questa iniziativa che gli assessori Katia Di Marzio e Attilio D’Andrea vorrebbero far passare per una genialata politica, mentre per noi la tassa sul turismo appena varata, o meglio definita come tassa di soggiorno, appare odiosa nei termini e inutile nella sostanza. Gli “architetti” di tale progetto la vedono come un bancomat pronto a sfornare risorse da destinare proprio a iniziative a favore del turismo, secondo una novella ricopiata da Venezia o da Amsterdam, dimenticando che quelle due città non sono agli albori del turismo ma si stanno orientando verso il numero chiuso. Ma vi pare, poi, che sia questo il momento di imporre balzelli, sia pure di una entità modesta, quando la tendenza vira in senso opposto? Gli assessori diranno che in fondo si tratta di applicare cifre irrisorie, un euro o qualcosa in più ai turisti che scelgono Sulmona per visita o per vacanze; proprio per questa ragione appare una tassa inutile perché improduttiva. Il Comune, nel senso dell’amministrazione comunale, deve rilanciare la città, che ha una spiccata vocazione turistica per la bellezza di un centro storico unico e irripetibile, ma non gravando proprio su chi sceglie di soggiornarvi, prendendo atto inoltre che in tema di servizi la città è deficitaria assai. Ma poi, di quanti milioni di euro parliamo? No. I conti non tornano, soprattutto quando la scelta di un’amministrazione comunale è quella di fare cassa a tutti i costi e comunque. Siamo sulla scia di quei paesetti che impiantano gli autovelox perfino sulle strade interpoderali solo per necessità di bilancio e non di sicurezza stradale. Bè, spero che Sulmona non sia, come si dice, alla frutta, ma abbia una classe politica più attenta in tema di ricerca delle soluzioni e risorse da impiegare sul rilancio del turismo, magari ponendo attenzione ai rivoli, nascosti e improduttivi, attraverso i quali si perdono i soldi pubblici. Imporre tasse è scandaloso, non la revoca di una deliberazione.

3 thoughts on “LA TASSA SUL TURISMO? ODIOSA QUANTO INUTILE

  • bene,l’imposta di soggiorno si puo’ istituire nel rispetto delle disposizioni,quindi servizi adeguati e soprattutto fruibili,(tassa di scopo) altrimenti il turista puo’ rifiutare il pagamento,un diritto previsto dalle Leggi, occorre riflettere…oltretutto, le inefficienze degli uffici sono sotto la luce del sole,quindi chi come dove quando perche’…le entrate relativi versamenti/trasferimenti saranno verificate,controllate da chi? Quali i criteri, servizi dedicati,strumenti,tecnologie ecc,ecc,a chiacchiere ed annunci,tutto e’ facile,o no?

  • È giusto che si paghi, la tassa è ovunque, le entrate che ne derivano da quello che só sono vincolate

  • Ma l’autore dell’articolo, nonchè tutti quelli che da stamattina stanno criticando l’idea dell’applicazione della tassa di soggiorno, ci vanno in vacanza? li visitano gli altri posti? le altre cittè? che siano al mare, in montagna o città d’arte? Perchè ormai la tassa di soggiorno si paga ovunque e non solo in Italia quindi non capisco tutto questo polverone se non per dar fiato alla bocca inutilmente.
    E a tutti quelli che dicono che a Sulmona non c’è nulla da visitare ed è manchevole di servizi per cui è inutile far pagare la tassa in questione domando: “come si fa a far diventare Sulmona all’altezza del turista e delle altre città se non ci sono entrate? se nessuno è disposto a pagare e a lavorare sodo?”

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