TAGLIERI: LA FONDAZIONE CARISPAQ A SOSTEGNO DI SULMONA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA

La Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila sarà al fianco del Comune di Sulmona per tutte le iniziative relative alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura della città di Ovidio. Lo annuncia Domenico Taglieri, presidente della Fondazione, ripercorrendo le tappe fondamentali della storia di Sulmona, dalla sua fondazione come città italica di origini antichissime, già attestata in epoca preromana nel vasto “terrazzo”, delimitato dal fiume Gizio e dal torrente Vella, lungo il quale si snodava il tratturo battuto in ogni epoca dalle greggi transumanti con le quali confluirono in questo territorio correnti commerciali e culturali, come testimoniato da Tito Livio.
Città fortificata dei Peligni, nel cuore dell’Abruzzo, Sulmo partecipò attivamente alla Lega Italica, che nel I secolo a. C. si oppose a Roma; durante il periodo imperiale fu importante Municipium e Diocesi già nel V secolo. Poi capitale della provincia abruzzese in epoca sveva. Numerosi sono i personaggi illustri ai quali ha dato i natali: tra i suoi figli più famosi, il poeta Publio Ovidio Nasone (43 a. C. – 17/18 d. C.), il cantore dell’Amore e delle Metamorfosi; inoltre, l’umanista Barbato, amico del Petrarca, il poeta Giovanni Quatrario (XIV secolo), lo studioso Ercole Ciofano (sec. XVI, massimo traduttore di Ovidio), il filosofo e giureconsulto Giuseppe Capograssi (1889- 1956).Nello stemma civico, il più antico al mondo concesso da un sovrano, campeggia la sigla SMPE, iniziali del famoso emistichio ovidiano Sulmo Mihi Patria Est, ‘Sulmona è la mia patria’, che questa comunità ha scelto per esprimere compiutamente, e con impareggiabile orgoglio, il leale e profondo sentimento di “appartenenza” alla patria, il vincolo indissolubile con la terra natia e con le proprie radici. Oltre al suo prezioso patrimonio di storia e di cultura, Sulmona vanta anche una felice collocazione geografica, nel cuore dell’Abruzzo, tra montagna e mare e di un ricco patrimonio ambientale, al centro di un sistema di parchi e riserve naturali.
Da menzionare, inoltre, le peculiarità dell’area pedemontana della frazione Badia, un unicum ricco di testimonianze storiche, architettoniche, artistiche, archeologiche, religiose, ambientali. Infatti, i circa tre chilometri quadrati compresi tra l’abbazia di Santo Spirito al Morrone e l’ex base logistica di Fonte d’Amore (il famigerato Campo di prigionia n. 78) costituiscono un autentico distretto della memoria e della spiritualità – pagana e cristiana – per la presenza di luoghi quanto mai emblematici e simbolici: la stessa abbazia celestina che fu sede generale dell’Ordine monastico fondato da Celestino V, l’eremo di Sant’Onofrio, il tempio italico dedicato a Ercole Curino, il campo di concentramento nel quale furono rinchiusi i prigionieri sia della Grande guerra e sia del secondo conflitto mondiale. Sulmona è anche conosciuta per i confetti, la cui prima notazione risale al XIV secolo. Pregevole, per la sua tipicità, è l’aglio dalla tunica rossa, un cultivar impiegato – per le sue elevate qualità organolettiche – in gastronomia e in farmaceutica, il famoso aglio rosso di Sulmona conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

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