PANATHLON, I 60 ANNI DELLA PALLAVOLO SULMONESE RACCONTATI DAI PROTAGONISTI
“Oltre la rete” con i sessant’anni di storia del Sulmona Volley, di ieri e di oggi, raccontati in una conviviale del Panathlon, la prima del nuovo presidente Alessandro Carnevale. E’ stata una serata, condotta da Marco Picini e Stefano Mastrangioli, tra ricordi ed emozioni per ripercorrere le tappe fondamentali del Sulmona Volley che, nato ufficialmente nel 1963, è arrivato fino alla serie B1 con la Jolly Motor, mantenendo la categoria per tre anni. “Il volley a Sulmona è cominciato nella parrocchia di Sant’Antonio e dobbiamo ringraziare persone come Luciano Corsetti e Franco Del Monte”, racconta la vera anima della pallavolo sulmonese Gianni De Angelis.

“Poi abbiamo cominciato a giocare nel campo allestito allo stadio comunale, disputando il primo campionato in assoluto nel 1963 con la promozione in serie C ma non ci fu un seguito. Riprendemmo nel 1969 e da lì in poi le vicissitudini sono state tante. Negli anni settanta, sia con la maschile che con la femminile, abbiamo raggiunto la C1 nazionale. Nel 1986 cominciò una nuova era del Sulmona Volley: io e Mario De Santis ci facemmo carico della società tornando nella C1 nazionale con le ragazze e negli anni novanta con il gruppo maschile abbiamo raggiunto la B1 dove siamo rimasti per tre anni”.

Presenti ex giocatori ed ex giocatrici, tra tra cui il sulmonese Lorenzo Calonico che ha iniziato la sua brillante carriera proprio dalla squadra della sua città, come lui stesso ha raccontato, svelando simpatici aneddoti dei suoi inizi con la pallavolo. “Il primo a coinvolgermi e a convincermi di iniziare ad allenarmi seriamente è stato Stefano Mastrangioli, e da allora è stato solo amore per uno sport che ha segnato per un quarto di secolo la mia vita di atleta e di uomo”, ha rivelato Calonico che ancora oggi è uno dei punti di forza dell’Abba Pineto in A3. Insieme a Calonico sono intervenute altre vecchie glorie della Jolly Motor (promossa in B1 esattamente venticinque anni fa), della Solar Sulmona, della 2B Automazioni e della Proietti Vernici che militò nella serie C1 femminile: Roberto Viola, Rocco Gasbarro, Valerio Sforza, Paolo Cocco, Nando D’Azzena, Massimo Di Stefano, Bruno Donatelli e Gianni De Angelis. E poi le donne: Cristiana Macioci, Elena Masciello, Alessandra Toppa e Veronica De Angelis.

Nel corso della serata è stato effettuato un collegamento telefonico con Giuseppe Battistessa, prima sponsor e poi promotore dell’accordo tra il Sulmona Volley e la Jolly Motor. Sono stati premiati con una targa ricordo “per tutto quello che hanno fatto per la pallavolo sulmonese”, lo storico allenatore Gianni De Angelis e naturalmente la punta di diamante Lorenzo Calonico.
Dopo i tanti successi ottenuti alla fine degli anni ’90, oggi la pallavolo sulmonese continua con le attività giovanili. L’anno prossimo sarà festeggiato il sessantesimo anniversario della società di Volley che il Panathlon ha voluto celebrare in anticipo.

“Ringrazio il direttivo del Panathlon per l’elezione a presidente e per me è un onore assumere quest’incarico dopo la gestione di Luigi La Civita”, ha commentato Carnevale, “come prima conviviale abbiamo voluto parlare del volley, una disciplina nobile che ha dato tante soddisfazioni alla città di Sulmona”. Nel corso della serata non sono mancate polemiche con il giornalista ed ex presidente del Sulmona Volley, Marco Picini, il quale insieme a Stefano Mastrangioli a distanza di tanti anni, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa puntando il dito sugli imprenditori sulmonesi che nel corso degli anni, salvo rarissime occasioni, non hanno mai sostenuto la pallavolo, preferendo altri sport, nonostante la nostra società abbia conseguito il titolo più importante della storia dello sport a Sulmona con la promozione in B1 e i tre anni di permanenza”. Il Panathlon dedicherà un altro spazio al Sulmona Volley: martedì prossimo 14 giugno dalle 16.30 in piazza XX Settembre verranno allestiti campi da gioco e stand dedicati alla pallavolo per onorare maggiormente una disciplina profondamente radicata nel tessuto cittadino.