CELESTINO V, L’OMBRA DEL PAPA EREMITA NEL DESTINO DI BENEDETTO XVI E FRANCESCO

L’Aquila e Sulmona potrebbero essere città destinate a segnare le sorti di due pontefici. Sulmona per Papa Benedetto XVI e L’Aquila per Papa Francesco. Due città unite da un’unica grande figura di pontefice, Papa Celestino V. Ed infatti la visita alla tomba di Celestino V, il papa della rinuncia, più che del “gran rifiuto”, in occasione della prossima Perdonanza, potrebbe essere per Papa Francesco il preludio ad una clamorosa decisione: quella appunto delle dimissioni, imitando il papa eremita del Morrone e il suo predecessore Benedetto XVI. Il Papa costretto su una sedia a rotelle per i problemi sempre più gravi ad una gamba, contrario ad un intervento chirurgico, indispensabile a restituire mobilità alla gamba, starebbe meditando di lasciare il soglio di Pietro. Del resto il precedente di Papa Ratzinger ha anche il suo peso, avendo legittimato di fatto la possibilità per i pontefici di lasciare il timone della “barca di Pietro” al momento che ritengano più opportuno. E sempre a proposito di dimissioni di Benedetto XVI va ricordato che anche il pontefice emerito avrebbe meditato la propria uscita di scena durante la visita a Sulmona, nel luglio 2020, quando si fermò, assorto in preghiera, davanti al Crocifisso dell’eremo di Celestino custodito nella chiesa della SS.Annunziata.

3 thoughts on “CELESTINO V, L’OMBRA DEL PAPA EREMITA NEL DESTINO DI BENEDETTO XVI E FRANCESCO

  • Sulmona 10.06.2022
    In data 24.06.2022 alle ore 17,30 presso il palazzo dell’Annunziata di Sulmona ci sarà la presentazione del libro scritto dal noto storico araldista, deputato e socio di Storia Patria abruzzese, prof. Fabio Valerio Majorano. Il libro riguarda la storia di fra Pietro Angeleri da Morrone, al secolo Papa Celestino quinto. Questo testo è stato concepito e scritto con altissimo rigore scientifico e storico e mette fine per sempre a tutte le corbellerie e le fantasiose teorie storiche sui Templari ed il Papa Santo, incontri mai avvenuti a Lione né da Sommo Pontefice. È un testo molto approfondito che finalmente fa chiarezza definitiva su molti aspetti storici del tempo.
    distinti saluti
    Domenico Silla

  • Non ci credo ma lo spero.
    Francesco (e non Papa Francesco), lo sento molto meno all’altezza del suo predecessore che ritengo figura certamente più idonea e capace e che non disdegnerei rivedere nuovamente “in carica” e questo lo affermo da persona atea quale sono, preferendo sempre e comunque un Papa titolare ad un Antipapa usurpatore, eletto con l’appoggio di una “congrega di polli svizzeri”

  • Sulmona 08.06.2022

    Nella mente dei Sommi Pontefici nessuno ci può entrare a capire quel che pensano, solo Dio Gesù lo sa. Azzardare delle idee, ipotesi è fuori luogo. Il Papa del gran rifiuto non è assolutamente San Celestino quinto, non è a Lui che il Sommo poeta Dante Alighieri fa riferimento nella Divina Commedia, con molta probabilità è S. E. il card. Matteo Rosso Orsini o addirittura un cardinale francese, in quanto fra Pietro Angelerio da Morrone che non ha mai incontrato i Templari a Lione durante la sua breve permanenza in quella città, dove vi si recò, arrivando a Concilio finito, ne li incontro’ mai da Papa, ma solo a Vieste durante la fuga dopo le dimissioni, ebbene, grazie agli studi approfonditi e rigorosamente scientifici ed inoppugnabili del grande storico ed araldista sulmonese Fabio Valerio Majorano, deputato e socio della Deputazione abruzzese di Storia Patria, possiamo affermare che il Papa propugno’ la Perdonanza ma solo oralmente e non lasciò nulla di scritto. A Sulmona in data 23 Giugno verrà presentato proprio dall’autore, il Majorano appunto, presso lo storico palazzo dell’Annunziata alle ore 17,30, a Sulmona, il libro definitivo su Celestino quinto che metterà definitivamente fine a tutte le notizie poco credibili e dimostrabili scritte in precedenza. L’assurdo è che il Sommo Pontefice Bonifacio nono se non ricordo male emano’ due Bolle Pontifice esistenti presso l’Archivio di Stato di Sulmona, il Papa promosse l’indulgenza plenaria alla restaurata chiesa di Santa Maria in Roncisvalle, pergamene originali riscoperte dal dr Stefano Mari, noto medievalista sulmonese, quindi la vera Perdonanza si sarebbe dovuta svolgere a Sulmona da secoli ma per l’oblio autodistruttivo dei sulmonesi, non si è mai tenuta, facendo cadere nel dimenticatoio eterno un evento di portata eccezionale. Fra Pietro Angelerio ha vissuto una parte importante della sua vita nella Valle Peligna, quindi, sarebbe dovuto essere sepolto nella sua abbazia, ma purtroppo sempre per la poca lungimiranza sulmonese, gli aquilani, si dimostrarono più furbi e scaltri, sottraendo le Sue spoglie mortali e portandole per sempre ad Aquila. Studiate Bene cortesemente prima di scrivere o parlare di un gigante di Santo come Celestino quinto e la si smetta per sempre di evocare teoremi esoterici, templari o immaginare notizie storiche senza alcun fondamento scientifico.
    distinti saluti
    Domenico Silla

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