IL POLO “FERMI” HA RIPERCORSO LA STORIA DEL ’92 E DELLE STRAGI DI MAFIA

Una mattinata intera dedicata all’approfondimento, all’analisi, alla rievocazione dei momenti salienti di un anno, il 1992, di un periodo storico, gli anni Novanta, fondamentale per la Repubblica. Le stragi, la legge finanziaria, la riforma del Codice penale, l’istituzione del pool e poi della Procura antimafia, le polemiche, la “solitudine” dei due giudici, segno della loro forza e della loro libertà professionale ed umana, la consapevolezza lucida con cui Falcone e Borsellino eroicamente andarono incontro ad una morte preannunciata, le contraddizioni e le ambiguità di molti uomini di Stato. Questi gli argomenti trattati nell’incontro di oggi, dedicato al trentennale della strage di Capaci, ordita e portata a compimento da Cosa Nostra. Parterre d’eccezione: uomini e donne provenienti da ambiti professionali diversi, che hanno saputo ricostruire, ciascuno dal suo punto di vista, momenti, personaggi, prospettive, con un’ottica sempre attualizzante, ribadendo il ruolo e la funzione dello studio, dell’impegno, della scuola, della conoscenza, per diventare “qualcuno”, lasciando un’impronta di sé, per testimoniare i propri valori ed i propri ideali mettendosi a disposizione della società. Approfondimenti ed interventi di chi, seriamente ed autenticamente impegnato nella vita civile per il bene pubblico, ha saputo trovare le parole giuste, quelle semplici e vere, dialogando con gli studenti senza retorica, con riferimenti concreti ai fatti della Storia e alla risonanza che quei fatti produssero anche nelle vite personali e professionali di ciascuno, dato l’effetto traumatico di quegli eventi.