ULTIMI DATI SULLA PANDEMIA COVID

di Gianvincenzo D’Andrea – Alcuni giorni fa due importanti istituzioni sanitarie hanno diffuso le loro valutazioni sull’andamento della pandemia Covid nel continente europeo e nel nostro Paese, valutazioni che meritano di essere conosciute per un’utile riflessione. Il 12 Maggio l’ECDC ( l’Agenzia Europea per il Controllo delle Malattie) ha deciso di riclassificare le varianti Omicron B4 e B5 del virus Sars CoV2 come “varianti di preoccupazione”.
Che significato ha questa definizione? Vuol dire che la loro caratteristica di essere ancora più  contagiose delle varianti in circolazione in Italia potrebbe portare ,in caso di inadeguata protezione vaccinale della popolazione e di consistente aumento del numero di casi,ad un impennata dei ricoveri ospedalieri con tutto quel che ne consegue.
Sempre ai primi di Maggio l’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che le due varianti Omicron BA4 e BA5 erano responsabili dell’1% dei casi COVID registrati. Ma questo dato non deve essere considerato molto rassicurante dal momento che nel Portogallo nel mese di Aprile si è passati , in due settimane, dal  2% al 37 %. Inoltre sempre l’ISS ha reso noto i dati della situazione vaccinale italiana e da essi emerge che circa 4 milioni di nostri connazionali non hanno avuto alcuna somministrazione di vaccino e che la dose di richiamo è stata somministrata in una percentuale molto bassa anche nei soggetti che ne avrebbero più  bisogno per la loro età o per le loro condizioni di salute.
A ben vedere,dunque, si stanno creando le condizioni ottimali per una possibile ripresa della pandemia ,se non a breve sicuramente in autunno. Allora come si può  scongiurare questa eventualità? Sicuramente con la vaccinazione , a ciclo completo , di tutta la popolazione secondo le indicazioni delle autorità  sanitarie in modo da ridurre il rischio di contrarre la malattia grave in caso di infezione o reinfezione ed anche con la terapia precoce con gli antivirali alla comparsa dei primi sintomi per scongiurare l’aggravamento. L’ho detto più volte e lo ripeto ancora: l’infezione COVID  non è  un raffreddore e men che meno una passeggiata per quanti hanno problemi di salute .
Per questo motivo è  necessario affrontare il virus ( che non è  morto e non è  scomparso) sapendo esattamente cosa fare per evitare il contagio ( ed a questo punto dovremmo essere tutti informati) e  per metterci nella condizione di maggiore sicurezza individuale (tramite una vaccinazione completa ed uso precoce degli antivirali in caso di infezione). Consapevolezza e perseveranza sono armi fondamentali per affrontare al meglio un virus insidioso come il Sars CoV2, usiamole.