PRATOLA PELIGNA, LA LISTA DELLA POLIZIA NON DEVE FAR PAURA SOPRATTUTTO AL PD

di Luigi Liberatore – E che c’è di strano nella presentazione della terza lista alle elezioni comunali di Pratola Peligna? Ne abbiamo registrate tantissime di incursioni “poliziesche” alle elezioni comunali, o amministrative in generale, in tutta Italia. Fanno cronaca soprattutto quelle che si presentano nelle piccole realtà dove si conoscono un po’ tutti, candidati ed elettori; magari nelle municipalità più popolose nessuno ci fa più caso. Il partito democratico di Pratola Peligna, deciso a scippare la poltrona di primo cittadino alla leader del centrodestra, deve aver provato un senso di smarrimento nel prendere atto della presentazione di una terza lista, quasi fosse una minaccia o un reato di lesa maestà alla propria e indiscussa funzione di far fuori il sindaco uscente (perdonate il bisticcio di parole). Prendiamo atto del silenzio in questa circostanza del primo cittadino. Non è stato zitto tuttavia Mattia Tedeschi, segretario del circolo Pd nonché candidato della lista di sinistra “Pratola città Futura”, il quale ha reagito all’entrata della nuova compagine per un duplice ordine di ragioni. Primo, la nuova lista si presenta con un nome se non ingannevole ma quasi simile: “Pratola Futuro insieme”. Bhè, siamo d’accordo, ma questo è un problema che tocca districare alla Commissione elettorale mandamentale cui liste, nomi e simboli vengono depositati per la successiva approvazione. Poi Mattia Tedeschi ha evidenziato come i componenti della lista siano agenti penitenziari il cui candidato sindaco sia originario di Atri. E inoltre si è chiesto chi siano i presentatori della lista, chi abbia raccolto le firme e soprattutto per conto di chi. Domande inutili e scontate per il solo fatto che si infrangono su una consolidata facoltà legislativa che assegna anche agli appartenenti alle forze di polizia di potersi candidare alle amministrative. Certo, da questa circostanza i candidati potranno godere di qualche beneficio, ma sono poliziotti penitenziari…e in quanto a privilegi non stanno meglio dei detenuti. Mattia Tedeschi, il quale presumo sia molto giovane e non abbia seguito molto le battaglie della sinistra per smilitarizzare e sindacalizzare la Polizia, pensi a far sloggiare Antonella Di Nino dalla poltrona di sindaco di Pratola Peligna, compito davvero impegnativo, perché i poliziotti andranno in cerca di voti e non in giro per mettere le manette..!

2 thoughts on “PRATOLA PELIGNA, LA LISTA DELLA POLIZIA NON DEVE FAR PAURA SOPRATTUTTO AL PD

  • Penso che i poliziotti non andranno in giro a caccia di voti ma a caccia di delinquenti, in fondo gli bastano i permessi elettorali che gli verranno concessi.
    È una opportunità che la legge consente a tutti di presentarsi per fare politica nelle amministrazioni locali, ovviamente c’è chi ne approfitta per semplice tornaconto personale. Non solo poliziotti, ma soprattutto semplici cittadini diventati poi consiglieri e anche sindaci, hanno usato questa pratica, questa opportunità per farsi trasferire e lavorare sotto casa (soprattutto nei piccoli comuni) mentre c’era gente che passava decenni prima di vedere accolta la propria domanda di trasferimento.
    È un problema di etica.
    La politica non c’entra o meglio c’entra nel momento in cui si decide, una volta per tutte, che questa legge va rivista.
    Poi a dirla tutta, le polemiche si sollevano sempre e non solo in campagna elettorale, altrimenti è solo un pretesto e non è serio.

  • Mai letto un giornalista così parziale con i suoi articoli privi di contenuti degni di nota ma pieni di ossequiosa riverenza a qualche politico/a

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