MARSILIO DISERTA L’INCONTRO SU GASDOTTO, DI GIROLAMO: COMPORTAMENTO INACCETTABILE
All’indomani della riunione sul gasdotto Snam, convocata a Roma, dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e disertata dal presidente della Regione, Marco Marsilio, la senatrice Gabriella Di Girolamo punta l’indice contro il governo regionale ed il centrodestra. “Ć inaccettabile il comportamento della Giunta regionale, guidata dal presidente di Fratelli dāItalia Marsilio, che alla riunione di ieri convocata dalla presidenza del consiglio dei ministri per lāautorizzazione del metanodotto Snam ha deciso di non metterci la faccia. – afferma la parlamentare M5S – A rappresentare la Regione cāera solo un funzionario del genio civile che ha definito āstrategicoā un tubo che, dati alla mano, ĆØ inutile, costoso e dannoso. Nessun accenno ĆØ stato fatto agli atti di contrarietĆ allāopera adottati dalla stessa Regione Abruzzo dal precedente governo regionale di centrosinistra. Un comportamento che, ancora una volta, dimostra la volontĆ del centrodestra di abbandonare cittadini e territori a scelte illogiche ed antieconomiche”. “Al contrario del centrodestra regionale, il territorio aquilano, a partire dalla cittĆ di Sulmona, sta resistendo eroicamente alla volontĆ , sostenuta solo da logiche di profitto, di realizzare lāanacronistico metanodotto Sulmona-Foligno” sottolinea Di Girolamo, che esprime gratitudine al sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero “che, insieme agli Assessori Di Nisio e DāAndrea, ha efficacemente argomentato la contrarietĆ allāopera di cittadini e istituzioni, sventando il rischio che la riunione di ieri potesse diventare un passo avanti verso la sua autorizzazione”. “Questāopera non ha nulla a che vedere con la crisi energetica in corso e con la guerra in Ucraina: la rete attuale trasporta 115 miliardi di metri cubi lāanno a fronte di un consumo medio di circa 70 miliardi di metri cubi allāanno. Inoltre, con lāobiettivo europeo ed italiano del completo abbandono delle fonti fossili entro il 2050, anche gli attuali consumi di gas sono destinati a diminuire fino a tendere allo zero. Dunque, la āstrategicitĆ ā sostenuta da Regione Abruzzo per una conduttura che non sarebbe pronta prima del 2034, non ha alcun fondamento. A meno che il centrodestra non voglia tenere lāItalia attaccata per sempre alla canna del gas negandole ogni prospettiva futura di indipendenza energetica e, quindi, di libertĆ ” conclude l’esponente pentastellata.