IL TEATRO CANIGLIA VERSO IL SUO NOVANTESIMO

Il prestigioso Teatro comunale Caniglia di Sulmona, tra i teatri più importanti e belli d’Abruzzo ed anche oltre, si avvia al suo novantesimo anno di vita. Infatti era il 4 maggio del 1933  quando il Teatro venne inaugurato con le opere “Rigoletto“ di Verdi e “Andrea Chenier“ di Giordano, interpretate da artisti d’eccezione tra i quali la stessa Maria Caniglia, originaria di Rivisondoli, Benvenuto Franci, Antonio Bagnariol, Attilia Archi, Brandisio Vannucci, cinquanta professori d’orchestra, un coro di ottanta voci e cento comparse. Il Teatro Comunale da allora ha ospitato ed ospita artisti e complessi orchestrali di fama mondiale, balletti, spettacoli di lirica ed operette, di prosa e, da vent’anni, il Concorso di Canto Lirico “Maria Caniglia”, assurto ad invidiabile prestigio. Progettato dall’ingegnere Guido Conti fu costruito per iniziativa di un comitato di cittadini benemeriti, che versò la somma necessaria alla realizzazione dell’opera. Dotato di un ampio palcoscenico, l’ edificio fu motivo di grande orgoglio per i Sulmonesi dell’epoca: aveva una capienza di 1.200 spettatori (oggi ridotta a 706 per l’adeguamento alle nuove norme di sicurezza), una buca per l’orchestra in grado di ospitare 50 elementi, ancora oggi unica in Abruzzo, decorazioni e arredi preziosi. Fu inaugurato il 4 maggio del 1933 con le opere “Rigoletto“ di G. Verdi e “Andrea Chenier“ di Giordano, interpretate da artisti d’eccezione del calibro di Benvenuto Franci, Maria Caniglia, Antonio Bagnariol, Attilia Archi, Brandisio Vannucci, 50 professori d’orchestra, un coro di 80 voci e 100 comparse. Il Teatro Comunale da allora ha ospitato ed ospita artisti e complessi orchestrali di fama mondiale, balletti, spettacoli di lirica ed operette, di prosa e, da vent’anni, il Concorso di Canto Lirico “Maria Caniglia”, assurto ad invidiabile prestigio. Nel 1914 l’amministrazione comunale, colto il fermento culturale cittadino, stabilì la necessità di costruire il nuovo teatro e a tal scopo individuò come sito l’orto dell’ex-convento di Santa Caterina. Nel 1924 si costituì il Comitato Pro Teatro, finalizzato al reperimento di fondi destinati alla realizzazione dell’opera. Con il denaro raccolto in partenza, benché insufficiente a coprire tutti i costi, il cantiere prese il via e, su progetto di Guido Conti, che si ispirò al Teatro Quirino di Roma, la costruzione ebbe inizio. Dieci anni dopo, malgrado imprevisti e vicissitudini, il sogno di Sulmona «di possedere un teatro grandioso, degno di una città progredita» divenne realtà. Nel 2000 il teatro, che originariamente era detto Teatro Comunale Littorio e poi semplicemente Teatro Comunale, venne intitolato a Maria Caniglia.

 

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