ANCORA UN MESE E L’EREMO DI SANT’ONOFRIO SARÀ RIAPERTO A TURISTI E FEDELI

Ancora un mese e l’eremo di Sant’Onofrio, sarà riaperto al culto dei fedeli e dei turisti che vorranno raggiungerlo per visitarlo o per un momento di preghiera e raccoglimento. Lo ha garantito la ditta appaltatrice, dopo le polemiche sollevate nelle ultime settimane dai tanti che vogliono tornare a frequentare i luoghi dove ha vissuto Fra’ Pietro da Morrone poi salito al soglio pontificio con il nome di Celestino V. Negli ultimi giorni sono stati intensificati i lavori tanto da ultimare, in poco tempo, l’intero piazzale antistante all’ex punto di ristoro che sarà trasformato in Info Point a servizio dei turisti e di quanti raggiungeranno i luoghi cari al Papa del “Gran Rifiuto”, per visitarli o per trascorrereuna giornata a contatto con la natura. “Abbiamo dovuto affrontare vari imprevisti dovute alle cattive condizioni atmosferiche e ad alcune varianti al progetto originale che abbiamo dovuto fare in corso d’opera”, spiega il direttore dei lavori, l’architetto Giovanni Campagna, “che ci hanno costretto ad allungare i tempi che avevamo previsto per la riconsegna dei lavori. D’ora in avanti non dovrebbero esserci più intoppi e penso che nel giro di un mese, potremo rendere di nuovo fruibili sia il piazzale con l’info Point che l’eremo di Sant’Onofrio”. L’intero sentiero che porta alla chiesa e alla grotta dove visse come eremita Fra’ Pietro da Morrone sono già stati sistemati, come pure il parapetto in legno e in ferro che protegge il sentiero che è stato reso meno pericoloso e meno difficile da percorrere. Molti turisti infatti, che non erano attrezzati con scarpe adeguate, erano costretti a tornare indietro con l’impossibilità di poter raggiungere l’eremo. Ora tutti i passaggi più difficili sono stati sistemati, anche se è sempre opportuno indossare scarpe da ginnastica o scarponcini da montagna per poter affrontare l’intero percorso in tutta sicurezza.