OSS VINCITORI DI CONCORSO: VOGLIAMO RISPETTO E CHIAREZZA VERSO DI NOI
Riceviamo e pubblichiamo:
Sono un operatore socio-sanitario, vincitore di concorso, preferisco restare anonimo. Ho deciso di scrivere questa lettera aperta per lamentare una situazione ormai insostenibile, a cui siamo costretti ad assistere ormai da mesi. Sono attualmente in atto molti ricorsi su un concorso che forse, per come ĆØ stato svolto (prova unica con tablet senza orale, quindi nonāmodificabileā a discrezione) risultando il concorso piĆ¹ limpido degli ultimi 30 anni, ricorsi che vengono spesso rigettati perchĆ© non hanno ragione di essere svolti e che hanno lāunico scopo di rallentare le procedure di assunzione o di āstrappareā un posto in graduatoria. Il doppio ādoppio giocoā di alcuni sindacati, nelle persone di sindacalisti che dicono a tutti di far ricorso per bloccare il concorso (a volte senza un vero motivo), col rischio di lasciare fuori quasi 600 idonei (solo per la nostra Asl1). Cercano di far entrare persone stabilizzandole senza concorsi, passando spesso per āvie traverseā, per accaparrarsi voti, si chiede, con tanto di lettere scritte alla PA, di stabilizzare i lavoratori interinali, quindi dipendenti esterni alla pubblica amministrazione che dovrebbero āscavalcareā chi ĆØ invece dipendente della stessa ma precario da mesi o addirittura anni e chi ĆØ, come noi, vincitore di apposito concorso. In barba alla costituzione (art.97). Il tutto con una graduatoria in uscita, speriamo presto, per quasi 600 Oss, ed un concorso per infermieri bandito, pagato dai concorrenti da quasi due anni e finora ancora non espletato, non ĆØ uscita neanche la data per lāespletamento. Noi vincitori di concorso pretendiamo rispetto, ma soprattutto chiarezza da parte dei sindacati e dei politici tuttora impegnati nellāamministrazione della SanitĆ regionale. Pur con il rispetto dovuto ai colleghi non ĆØ piĆ¹ possibile assistere ancora inermi a questo teatrino, in cui a rimetterci sono in primis i lavoratori onesti e, a cascata su di loro, tutta lāutenza di ospedali con personale ormai ridotto allāosso, spesso in condizioni che favoriscono insorgenza di Sindrome da Burn-Out.
Esiste una notevole percentuale di cittadini che, anche con l’infarto in corso, preferiscono e reclamano di non farsi portare nella corruzione degli ospedali (specie di Sulmona)per paura di essere uccisi come ad Auschwitz. Posso fare nomi e cognomi.
Questi operatori sanitari invece vincitori di concorso, scalpitano di entrarci per assicurarsi finalmente una tanto agognata paga.
Platone nel Gorgia esprimeva dubbi di classificazione dei medici non riuscendo a definire se fossero scienziati od uomini d’affari.
Bravissimo, rallentare un concorso limpidissimo ĆØ solo da corrotti.
Solo perchƩ sono vicine le elezioni comunali.