IL “MIRACOLO” DELLA MADONNA CHE SCAPPA TORNATA NELLA SUA PIAZZA (video)

Il “miracolo” della Madonna che scappa, correndo con gioia incontenibile verso il Figlio Risorto, si è ripetuto stamattina, poco dopo mezzogiorno, nell’affollatissima piazza Garibaldi. I brividi, con le emozioni e la commozione di sempre, sono tornati nella palpitante “corsa” lauretana. Trascorsi due anni con il rito svolto a porte chiuse, nella chiesa di S.Maria della Tomba, a causa dell’emergenza sanitaria, i lauretani sono tornati in piazza regalando ai sulmonesi e a migliaia di turisti quel miracolo, dal fascino immenso, capace ogni anno di attrarre gente da ogni parte del mondo, lasciando in tutti sentimenti indimenticabili. Una “corsa” senza incertezze, lineare e precisa, è stata portata a termine da Umberto Ramunno, Guido Cistersiense, Giuseppe Rapone e Giampaolo Luongo, guidati da Andrea Rapone. Il caso ha voluto che la quadriglia, estratta a sorte la sera di lunedi santo, ha posto due fratelli, Andrea e Giuseppe Rapone tra i protagonisti dell’atteso rito della Pasqua, culmine di una Settimana santa, tornata alle tradizioni più care di lauretani e trinitari, dal Venerdi Santo dello “struscio” e del Miserere a questa mattina. La piazza ma anche balconi e terrazze che si affacciano dall’Acquedotto medievale fino alla chiesa di S.Filippo Neri, sono tornati colmi di gente. Tra gli innumerevoli ospiti della città, che dalle prime ore hanno attraversato il centro storico, anche un gruppo di giovani dell’Ucraina, ospiti nell’albergo dell’imprenditore sulmonese Luigi Monti. Ad accoglierli sulla terrazza del proprio B&b l’imprenditore Filippo Frattaroli. Per loro un momento di emozione e di serenità, pensando alle sofferenze della loro patria e auspicando dal rito della Madonna che scappa la fine del conflitto ed il ritorno della pace per le loro famiglie, per i loro connazionali e per il mondo intero. Concluso il rito i lauretani hanno fatto subito rientro nella loro chiesa, con una breve processione alla quale hanno preso parte il vescovo Michele Fusco, il sindaco Gianfranco Di Piero, le autorità militari e delle forze dell’ordine ed una delegazione dei confratelli trinitari in saio rosso. Quest’anno infatti, per motivi precauzionali, non c’è stato il tradizionale incontro tra lauretani e trinitari, che si svolge ogni anno durante il tragitto della processione che attraversa il centro storico appena dopo la sacra rappresentazione in piazza.