CONSORZIO ATERNO-SAGITTARIO, IL COMMISSARIO PIETROLEONARDO REPLICA A SCOCCIA E PEPE

Il commissario del Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario, Adelina Pietroleonardo replica alle affermazioni dei  consiglieri regionali Marianna Scoccia e Dino Pepe. Sull’affermazione che “il progetto assorbe risorse idriche agli agricoltori” il commissario replica che “la disponibilità di acqua per l’irrigazione resterà inalterata poiché la produzione di energia idroelettrica avviene sfruttando solo la movimentazione dell’acqua eccedente il fabbisogno agricolo, nella stagione irrigua, e quella disponibile, nei periodi non irrigui”. Sulla presunta illegittimità della gara Pietroleonardo sostiene che “la gara, indetta ai sensi dell’art. 183 del Decreto legislativo 50 del 2016 (codice dei contratti pubblici), è assolutamente legittima, il ricorso per il quale il Tar dovrà esprimersi, attiene solo ed esclusivamente ai criteri di aggiudicazione”. Se Scoccia e Pepe affermano che “il Consorzio non ha le concessioni”
Pietroleonardo fa sapere che “il bando del progetto pone a carico del soggetto aggiudicatario l’onere della richiesta delle concessioni per uso plurimo (idroelettrico oltre che irriguo), ponendo altresì a suo rischio anche l’eventuale diniego da parte del servizio concedente. Le concessioni per uso irriguo, invece, che le amministrazioni in carica negli ultimi anni avrebbero dovuto richiedere, sono state istruite dalla scrivente commissaria e sono in fase di valutazione da parte del servizio procedente”. Inoltre i due consiglieri regionali hanno affermato che “il progetto non ha l’autorizzazione della consulta”. “Precisato che per tale progetto la norma non richiede l’autorizzazione preventiva della Consulta, questo Commissario, nel periodo compreso tra il mese di dicembre 2020 e febbraio 2021, sottopose il piano, unitamente ad altre proposte, a tutte le associazioni di categoria, illustrandone i benefici nel dettaglio.
Nessuna associazione espresse parere contrario. Il processo di informazione, si concluse nel mese di
marzo 2021 con l’inoltro al competente Dipartimento della Regione Abruzzo di un piano industriale, nel
quale, veniva dettagliatamente illustrato anche il progetto delle centrali. Non sono pervenuti pareri
contrari neanche dalla Regione”. Infine, il commissario precisa che: “la realizzazione del progetto in questione, consente il rifacimento degli impianti della centrale di Capodacqua, la cui obsolescenza non garantisce da diversi anni una produzione certa e costante oltre a costituire un rischio per gli addetti che vi operano; l’attuazione del progetto produce, a costo zero, consistenti entrate nelle casse del Consorzio con corrispondente riduzione dei tributi a carico dei Consorziati”.